NAPOLI – Non c’è pace e serenità per il calcio italiano. Galliani, Lotito, De Laurentiis: questi sono solo tre dei big indagati per evasione e fatture false. Un “sistema radicato”, secondo i magistrati, nato dall’esigenza di sostenere gli oneri lievitati dei calciatori. Talmente radicato che coinvolgerebbe 35 società di A e B, dirigenti, procuratori e giocatori.
IN … “FUORIGIOCO” – L’inchiesta denominata “Fuorigioco” è condotta dai pm della procura di Napoli Danilo De Simone, Stefano Capuano e Vincenzo Ranieri, coordinati dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli. L’indagine era partita nel 2012 quando, nelle sedi del Napoli e della Figc, la Finanza aveva acquisito i contratti di Ezequiel Lavezzi, ceduto dal Napoli al Psg, e del quasi sconosciuto attaccante argentino Cristian Chavez. Nove mesi dopo i finanzieri si sono presentati nelle sedi di 41 società di A e B per acquisire ulteriore documentazione. Gli investigatori parlarono di un “fenomeno generalizzato” nel calcio italiano, vale a dire la “progressiva ed esasperata” lievitazione degli oneri relativi agli ingaggi dei calciatori. E questo, era l’ipotesi investigativa, avrebbe fatto sì che nel tempo si determinasse una situazione di squilibrio gestionale sul piano economico-finanziario che potrebbe aver spinto le società a compiere illeciti fiscali. Per il “popolo” salentino e giallorosso tra i nomi degli spiccherebbe anche quello del diesse salentino Pantaleo Corvino, attualmente al Bologna ed ex viola.
Qui di seguito i nomi degli indagati, citati dalle agenzie Ansa e Agi.
I DIRIGENTI – Antonio Percassi (presidente Atalanta), Luca Percassi (ad Atalanta), Claudio Garzelli (ex direttore generale del Bari), Giorgio Perinetti (ds del Venezia), Luigi Corioni (ex presidente del Brescia), Gianluca Nani (ex dirigente del Brescia, oggi ds dell’ Al Jazeera), Sergio Gasparin (ds), Pietro Lo Monaco (ds), Igor Campedelli (ex presidente del Cesena e vicepresidente dell’Olhanense), Maurizio Zamparini (presidente del Palermo), Rino Foschi (direttore area tecnica del Cesena), Daniele Sebastiani (presidente del Pescara), Andrea Della Valle (vicepresidente e ad della Fiorentina), Pantaleo Corvino (ds del Bologna, ex viola), Alessandro Zarbano (amministratore delegato del Genoa), Enrico Preziosi (il numero uno del Genoa), Luciano Cafaro (amministratore unico Grosseto), Jean Claude Blanc (l’ex presidente e ad della Juventus), Alessio Secco (ex direttore sportivo Juventus), Claudio Lotito (presidente della Lazio), Marco Moschini (ds), Renato Cipollini (amministratore delegato Lecce), Aldo Spinelli (che proprio ieri si è dimesso da presidente del Livorno, di cui è stato il patron per 17 anni), Adriano Galliani (ad Milan), Aurelio De Laurentiis (presidente del Napoli), Tommaso Ghirardi (ex presidente del Parma), Pietro Leonardi (direttore generale del Latina), Pasquale Foti (ex numero uno della Reggina), Eduardo Garrone (ex presidente della Sampdoria), Marino Umberto (ds), Massimo Mezzaroma (ex presidente del Siena), Roberto Zanzi (ds), Giovanni Lombardi Stronati (ex presidente del Siena), Francesco Zadotti (ex presidente Ternana), Sergio Cassingena (ex presidente Vicenza), Massimo Masolo (ex presidente Vicenza), Dario Cassingena (amministratore delegato del Vicenza).
I CALCIATORI – Gustavo German Denis (Atalanta), Fernando Quintero (ex Pescara), Adrian Mutu (Asa Tirgu Mures), Ciro Immobile (del Torino, in prestito al Borussia Dortmund), Matteo Paro (Crotone), Hernan Crespo (allenatore del Modena), Pasquale Foggia (ex giocatore), Antonio Nocerino (Milan), Marek Jankulovski (ex giocatore), Cristian Chavez (Pas Giannina), Ignacio David Fideleff (Nacional), Ivan Ezequiel Lavezzi (ex Napoli ora Psg), Gabriel Paletta (in prestito dal Milan all’Atalanta), Emanuele Calaiò (Spezia), Cristian Molinaro (Torino), Rios Pabon (ex calciatore), Diego Alberto Milito (Racing Avellaneda).
I PROCURATORI – Alessandro Moggi (figlio di Luciano), Marco Sommella, Vincenzo Leonardi, Riccardo Calleri, Umberto Calaiò, Leonardo Adrian Rodriguez, Fernando Osvaldo Hidalgo, Ives Alejandro Mazzoni, Edoardo Luis Rossetto.
LE REAZIONI – “Credo che sia fondamentale che tutto sia chiarito prima possibile, anche per fare in modo che gli attuali indagati non diventino dei colpevoli per l’opinione pubblica”. Così il presidente del Coni, Giovanni Malagò. “Non posso fare commenti su cose che non conosco”, dice il presidente della Figc, Carlo Tavecchio. “La vicenda è assolutamente marginale e non fondata, troverà la sua risoluzione sia sotto il profilo tributario, sia sotto il profilo penale, in una doverosa archiviazione”, fanno invcece sapere i legali del Milan.