LECCE (di Carmen Tommasi) – Ci sono partite normali e poi c’è Milan-Lecce, una gara pur sempre di tre punti, ma che per i neopromossi salentini suscita, evoca e regala emozioni forti nell’incontrare i rossoneri a “San Siro”, il tempio del calcio. Una classifica stranamente non molto differente tra le due squadre, non minimamente paragonabili sulla carta per il potenziale tecnico: i lombardi ne hanno vinte tre e i giallorossi solo due. Nove punti per i milanesi, solo tre in più al Lecce, con sei soli gol fatti, i giallorossi ne hanno fatti uno in più, e 9 subiti: state certi che non è uno scherzo, ma lo dice la classifica.
L’esperienza di Marco Giampaolo sulla panchina del Milan si è conclusa dopo sole sette giornate di campionato, con tre vittorie, l’ultima sabato scorso con il 2-1 sul campo del Genoa, e quattro sconfitte. Stefano Pioli era stato sin dal giorno dopo la partita del “Luigi Ferraris” uno dei due candidati per la panchina, tanto da aver messo in stand-by le proposte che gli erano arrivate da Sampdoria e Genoa. Zvonimir Boban e Paolo Maldini hanno, poi, deciso di esonerare l’allenatore che era stato il prediletto in estate, quello che secondo la dirigenza avrebbe potuto fare la differenza, e hanno passato la palla all’ex Inter.
Strada non facile per il neo-tecnico rossonero, il calendario non promette bene: dopo la matricola Lecce, il Milan sarà chiamato, dopo il match con i salentini, ad una trasferta davvero impegnativa contro la Roma. Il match dell’Olimpico, che si disputerà il 27 ottobre alle ore 18, potrebbe già risultare decisivo ai fini della corsa Champions. L’attuale situazione di classifica ci dice che il Milan è staccato dalla Roma di tre lunghezze. L’ultimo impegno di ottobre si disputerà a San Siro contro la Spal nel turno infrasettimanale della decima giornata di Serie A, il 31.
Pioli, però, sembra avere le idee chiare ed anche le ambizioni: è entrato nel mondo Milan con la convinzione di poter fare bene e con la voglia di cancellare le esperienze negative all’Inter e alla Fiorentina. Il tecnico emiliano ha firmato un biennale da 2,5 milioni di euro netti totali, ma voci di corridoio dicono che ci sarebbe un accordo verbale tra l’allenatore e il club in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati. Insomma, se vuole tenersi stretta la panchina anche nella prossima stagione dovrà centrare la qualificazione a una competizione europea, che sta a dire classificarsi tra le prime sei della graduatoria.
La situazione, però, non è di certo tra le migliori: i tifosi non sono per niente soddisfatti della scelta fatta dalla dirigenza per il tecnico e c’è molta curiosità nel capire con qualche schieramento tattico schiererà la squadra.
Il 4-3-3 è l’ipotesi più probabile, visto che Pioli ha praticamente sempre utilizzato questo sistema di gioco, soprattutto nella sua ultima esperienza a Firenze. Con la difesa composta da Calabria, Musacchio, Romagnoli e Theo Hernandez, il centrocampo potrebbe avere come interpreti Bennacer -anche se Lucas Biglia, già allenato alla Lazio, potrebbe costituire una seria alternativa- Franck Kessie e Lucas Paqueta, anche se ovviamente bisogna considerare anche Hakan Calhanoglu. In attacco spazio al tridente Jesús Suso, Krzysztof Piatek e Rafael Leao, con Ante Rebic e Jack Bonaventura prime alternative. C’è una buona notizia: il difensore Mattia Caldara è tornato ad allenarsi in gruppo e Pioli pensa di convocarlo per Milan-Lecce. L’ex Atalanta e Juventus vuole essere al 100% della forma al più presto.
Il problema principale, comunque, resta l’attacco. Il primo obiettivo sarà quello di rivitalizzare Piatek: mettergli a fianco Leao e Suso potrebbe essere la soluzione migliore. In particolare, starebbe pensando a un ruolo alla Chiesa per il portoghese, capace di unire tecnica, fisico e velocità. Se basteranno tutti questi accorgimenti per rilanciare il Diavolo sarà solo il campo a dirlo, come sempre. Si gioca domenica 20 ottobre in notturna: fischio d’inizio alle ore 20:45, il Lecce va alla ricerca del colpaccio e chissà che non riesca davvero a fare lo sgambetto al quotato team milanese. Nel calcio, si sa, sognare non costa nulla…