Positività Liverani: “Dobbiamo crescere, ma i punti arriveranno”

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LECCE (di Carmen Tommasi) –“Dobbiamo crescere, il nostro percorso è lungo e difficoltoso. Sapevamo le difficoltà del calendario e sappiamo che siamo stati ‘costruiti’ il 2 settembre. I punti saranno più importanti a marzo, ora dobbiamo lavorare nell’intensità e crescere come collettivo. Gli ultimi arrivati non sono ancora pronti fisicamente: Babacar e Imbula sono arrivati in chiusura di mercato e sono elementi importanti. Falco, Rossettini e Calderoni hanno fatto un buon ritiro e stanno tirando la carretta. Oggi abbiamo giocato con nove undicesimi della serie B e abbiamo fatto la nostra partita”: queste le parole del tecnico del Lecce Fabio Liverani dopo la sconfitta per 1-0 sulla Roma.

L’ANALISI   L’ex Ternana con molta serenità e fiducia entra, poi, più nello specifico nell’analizzare la gara: “Il gol della Roma è nato da un nostro errore, abbiamo regalato la palla in uscita con Majer che ha giocato un no look senza invece andare giù. Gabriel? Il gol è stato un colpo di testa non facile da parare, gli è sbattuto davanti. Se parato, sarebbe stato un miracolo, non lo reputo un errore. A Dzeko non vanno concessi queste occasioni. Il calendario con Atalanta, Milan e Juventus? Noi sapevamo il nostro percorso, giochiamo le partite e affrontiamo tutto come adesso. Lavoriamo per fare qualcosa di meno scontato come tutti credono. Ho visto grandi miglioramenti dal 25 agosto ad oggi avendo giocatori con la condizione inferiore al cinquanta percento e con tre partite a settimana. Vedere i miei ragazzi oggi, a prescindere dal fastidio per la sconfitta, non posso esimermi dal dire che c’è una grande crescita. È stata la migliore prestazione in casa? Quest’anno c’è un percorso nuovo, speravo nella crescita e ho avuto le risposte che mi aspettavo pur venendo da tre partite in una settimana, una cosa nuova per noi. La squadra mi è piaciuta, ha combattuto, ha difeso e attaccato. I presupposti sono giusti per raggiungere l’obiettivo primario della salvezza Credo che ci siano tantissimi margini di miglioramento. Con questa volontà sono positivo. Una delle cose che non vanno sono come agiamo sui calci d’angolo e sui calci di punizione. Siamo poco cattivi. Le nostre palle fanno fatica a superare il primo uomo della barriera”.

ECCO SHAKHOV – L’ingresso in campo di Shakhov è motivato così dal mister romano: “Con il suo ingresso non volevo cambiare atteggiamento attaccando di più al centro, lo facevamo già.  Mi aspettavo la stessa risposta di Mancosu, ma ha fatto errori anche nelle giocate. Marco ha fatto tante partite e oggi ha sofferto il caldo. Il bello di questo sport è che si può migliorare sempre. Rispoli? È normale che giocatori di un certo tipo hanno qualità e mancanze. I ragazzi nella corsa sono stati encomiabili. La lucidità è nelle piccole cose, ad esempio non puoi battere il fallo laterale venti metri più avanti. Alla fine Petriccione ha giocato su Calderoni, invece, che su Falco.  Dobbiamo crescere”.

 

 

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