LECCE (di Carmen Tommasi) – Essere compatti, saper soffrire e sfruttare al massimo le proprie qualità in fase di possesso palla per affrontare il Napoli nel migliore dei modi: Fabio Liverani, come sempre, ha le idee ben chiare il giorno della vigilia della delicata e difficile gara in cui è impegnato il suo Lecce contro il forte Napoli di Carletto Ancelotti: “Dobbiamo continuare sulla strada intrapresa e dovremo essere compatti e sapendo soffrire. Sappiamo che domani ci aspetteranno dei momenti -ha dichiarato il tecnico giallorosso- in cui dovremo essere bravi a soffrire ed altri in cui dovremo sfruttare al massimo le nostre qualità in fase di possesso palla. Non dovremo concedere l’uno contro uno sugli esterni, perché altrimenti avremo problemi. L’infermeria si sta svuotando, sono leggermente indietro Meccariello e Dell’Orco. A Torino chi ha giocato dall’inizio e chi è subentrato ha fatto bene, anche se potrei cambiare qualcosa in considerazione delle tre prossime gare in sette giorni”.
CHE RICORDI – L’allenatore romano ricorda i tempi in cui ha incontrato i partenopei da calciatore: “Non ho affrontato tantissimo il Napoli in carriera, perchè loro hanno avuto dei problemi societari in quel periodo. La loro piazza stimola molto, ricordo il primo Napoli-Perugia: per me entrare nel San Paolo, lo stadio di Maradona, è stata una forte emozione. Quella partita è finita 0-0 e in quella zona giocava, come trequartista, Edmundo. Nel 1992 ho fatto un anno di settore giovanile a Napoli e l’allenatore della prima squadra era Ranieri”.
SERVE ASTUZIA E … – Gli azzurri hanno battuto martedì sera, 2-0, nelle fasi a gironi di Champions League il Liverpool di Klopp: “Il Napoli viene da una bella vittoria in Champions e noi l’affronteremo come abbiamo affrontato le altre squadre. Servirà pazienza e dovremo essere bravi a gestire i momenti di sofferenza, per poi trovare gli spazi e pungere. Sarà molto simile alla sfida contro l’Inter. Non voglio soffermarmi più di tanto su di loro, perché sarebbe scontato, viste le loro qualità, ma per fermarli dovremmo cercare di disinnescare il loro collettivo. Perché andremmo sicuramente in difficoltà qualora lasciassimo loro degli spazi sulle corsie laterali. Non bisogna dare loro profondità, dovremo essere bravi nei raddoppi. Dobbiamo sacrificarci molto”.
LE SCELTE, BABACAR TITOLARE? – Sulla formazione iniziale l’ex Ternana non si sbilancia più di tanto: “Pensiamo a una partita per volta e soprattutto sono consapevole che a settembre le gare sono diverse: oltre alla tattica devo anche guardare alla condizione dei calciatori. Babacar dal primo minuto? Sta crescendo e per fare tutto al meglio deve essere spronato. Certamente, è un’idea quella di schierarlo dall’inizio, ci sarà spazio per tutti in queste tre gare ravvicinate. Anche Imbula sta migliorando e crescendo. Lui, ad esempio, per condizione non può ancora giocare titolare. Shakhov trequartista? Può fare quel ruolo, perché ha grande intelligenza e soprattutto sta trovando empatia con il gruppo. Come ho detto in precedenza, tutti i calciatori della mia rosa possono partire dall’inizio. Mancosu? Anche lui è un’opzione, vedremo (sorride, ndr)”.
SUPER COPPIA – Al centro della difesa la coppia Lucioni-Rossettini regala sempre delle gradite sorprese: “Devo dire di essere molto soddisfatto di quello che è stato il rendimento fin qui di entrambi, non hanno mai saltato un minuto e sono da esempio per il resto dei compagni. È una grande coppia e non avevamo dubbi. Poi, però, non dimentichiamoci anche di Riccardi e Meccariello. Tutti e quattro mi offrono delle garanzie”.