LECCE (di Carmen Tommasi) – Per chi ama il proprio lavoro, come Fabio Liverani, e lo ama con intensità ogni partita ha la stessa emozione, anche se gare come quella di domani sera con l’Inter, nel tempio del calcio, hanno un sapore del tutto particolare: “Quando faccio questo lavoro mi emoziono sempre, dò lo stesso valore sia quando vado a Pagani che quando vado a San Siro. Ogni tipo di partita, anche quella dell’oratorio, mi ha sempre emozionato. Chiaramente ora c’è un obiettivo più affascinante, vivo quest’esperienza con serenità perché mi piace misurarmi col calcio più bello. Arrivo a questa Serie A con più esperienza e consapevolezza del mio ruolo, domani si parte. Soffriremo con tutte le squadre, ma mi farebbe piacere -ha dichiarato il tecnico romano– che nella sofferenza ogni tanto si riesca a creare dei problemi agli altri, magari con le ripartenze. Sarà bello vedere la mia squadra come reagirà alle prime difficoltà, sarà bello confrontarsi su questi palcoscenici, dobbiamo capire se riusciremo a starci e in che modo riusciremo a farlo. Una squadra può avere la sua identità, com’è giusto che sia, poi ci sono volte che gli avversari te lo permettono ed altre meno. Non credo che potremo avere una identità definitiva alla prima giornata, sappiamo che tipo di campionato ci aspetta. Bisognerà essere equilibrati in queste 38 tappe per arrivare al nostro scudetto, che è la salvezza. I miei ragazzi devono capire che nelle gare come quella di domani con tutte le difficoltà non devono mai perdere l’entusiasmo”.
Mister, nella lista dei convocati sembrano esserci delle buone notizie? (LEGGI QUI)
“Mancosu, Shakhov e Benzar sono recuperati e fanno parte dei convocati. Ovviamente, è normale che dopo un mese lontano dalla squadra non si possano avere nelle gambe i 90 minuti. Bisogna capire come iniziare la gara e poi come gestire questi calciatori. Alla squadra prima si scendere in campo dirò di divertirsi e di godersi la serata giocando, però, con grande attenzione e senza snaturarsi”.
Cosa pensa della forte Inter di Antonio Conte, sarà per voi un esordio in massima serie con il botto?
“È una squadra che senza ombra di dubbio è costruita per obiettivi importanti. Hanno fatto un mercato di spessore, importante, e la proprietà è sulla strada per poter competere con i primi dieci club europei. Ci potrà essere una forte emozione, ma dobbiamo superarla altrimenti si rischia di non giocare e poi di pentirsene. È una partita di calcio, difficile e importante, ma dobbiamo giocare con spensieratezza e coraggio. Al novantesimo minuto tireremo le somme e vedremo cosa abbiamo fatto. La forma fisica? Sarà simile per entrambi, molto dipenderà dagli episodi della partita che faranno la differenza. La squadra sta bene e credo che possa fare la sua partita. Le differenze ci sono e questo non si può negare, noi dobbiamo fare la nostra partita al massimo delle nostre possibilità”.
Il presidente Saverio Sticchi Damiani ha dichiarato di avere un sogno: Filippo Falco in Nazionale, con il desiderio di ospitare una partita degli azzurri al “Via del Mare”.
“All’inizio della loro avventura nel mondo del calcio credo che nemmeno nei suoi sogni più belli la proprietà avrebbe potuto immaginare in tre anni di arrivare a San Siro. Ma i sogni esistono proprio per essere realizzati, e si realizzano con il lavoro. Pippo in Nazionale? Io sono arrivato in azzurro dopo aver giocato 24 partite a Perugia, nel mio periodo se non giocavi nelle prime squadre in classifica non venivi considerato. Oggi è tutto cambiato, si è ampliata la possibilità, i giocatori in nazionale arrivano da tutte le squadre, per arrivarci bisogna fare qualcosa di straordinario, credo che Falco abbia le qualità per far pensare il c.t. ad una convocazione. Vedremo…”.