LECCE (di Carmen Tommasi) – Lui, Filippo Falco, è uno di quei giocatori che quando tocca il pallone riesce a far impazzire di gioia e di buone speranze chi il calcio lo ama davvero e con passione. Un giocatore che, in qualsiasi momento della partita, può e sa fare la differenza. L’attaccante di Pulsano, ha rinnovato con il suo Lecce fino al 2022, e spera di dire la sua anche in serie A: “Dopo aver esordito in massima serie con la maglia del Bologna quattro anni fa, ora tornarci con la maglia giallorossa -ha spiegato il talentuoso giocatore, 27 anni- ha un sapore diverso. Sono cresciuto, sono più consapevole dei mie mezzi ed ho maturato quell’esperienza che mi servirà in questo campionato. Il mio rinnovo? A maggio scorso avevamo trovato già l’intesa per il rinnovo di un anno del mio rapporto con il Lecce, sono orgoglioso di questo e sono felice di far parte di questa famiglia”.
Sente la responsabilità di dover indossare la maglia numero dieci?
“Ovviamente, il numero 10 è molto importante, voglio onorarlo al meglio e dare in campo sempre il massimo. Quattro anni fa ho esordito in A ed è stato il coronamento di un sogno, ma quest’anno sarà speciale perché giocherò con la maglia della squadra con cui sono cresciuto. L’anno scorso è stato indimenticabile, adesso so che devo lavorare più duramente per impormi in questo campionato e ce la metterò tutta, anche in allenamento per convincere il mister a farmi giocare. Titolari fissi non esistono nel calcio e bisogna dimostrare sempre il proprio valore. Del mio primo anno in A ricordo l’esordio allo Juventus Stadium, mi tremavano le gambe è stata l’esperienza più bella di quella stagione”.
Cosa pensa dei nuovi compagni arrivati in squadra a rinforzare la rosa?
“I nuovi arrivati sono tutti dei bravi ragazzi che si sono subito integrati in un gruppo che era già affiatato. Domenica scorsa con la Salernitana abbiamo offerto una buona prestazione, ma siamo consapevoli che lunedì prossimo sarà totalmente differente. Lapadula? È molto generoso, attacca la profondità e può aprirmi spazi fra le linee, insieme ci completiamo, anche in allenamento lavoriamo molto insieme e cerchiamo di conoscerci sempre meglio. Nuovo modulo? La filosofia di gioco è sempre la stessa, anche il mio modo di giocare non è cambiato. Abbiamo lavorato anche su altri moduli ma la filosofia non cambia”.
Che partita sarà quella di lunedì sera, per la prima di campionato, in casa dell’Inter?
“L’Inter ci concederà poco, davanti al loro pubblico vorranno fare bene, ma noi dovremo andare a Milano con personalità e cercare di sfruttare al massimo quello che ci concederanno Sono una corazzata e hanno un allenatore molto preparato che cura i dettagli. Ho visto qualche amichevole e mi sono sembrati molto preparati. Io mi sento bene e sono pronto per giocare sin dalla prima partita. Non mi pongono nessun obiettivo personale, di gol e di assist. Quello che verrà, come lo scorso anno, dovrà essere il coronamento del lavoro di squadra”.