Infinito Mancosu: “Lecce, che emozioni. La serie A? Ancora non ci credo”

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LECCE (di Carmen Tommasi) – Un’emozione forte, delle sensazioni indimenticabili e una gioia incontenibile: questo il capitan Marco Mancosu pensiero dopo la conquista della serie A con la maglia del Lecce, un sogno diventato improvvisamente realtà: “Per me è un sogno potermi giocare la serie A con la maglia giallorossa. Un anno e mezzo fa tutto ciò era qualcosa di insperato. Ancora non ho realizzato quello che abbiamo fatto, molti mi fermano per strada e mi dicono che è stata la promozione più bella della loro vita, davanti a cose del genere è difficile non emozionarsi.  La gara che mi ha fatto capire che avremmo potuto alzare il tiro è stata quella con l’Ascoli, non tanto per i 7 gol, ma per il fatto che ci trovavamo a memoria senza sudare.  Cosa avevo promesso in caso di serie A? Il mio ‘voto’ è stato di essere sempre pronto fisicamente e mentalmente. Di allenarmi bene -ha spiegato il centrocampista giallorosso, 13 centri stagionali- e di mangiare come si deve. Abbiamo dato tutto durante il campionato e ora il mio desiderio è solo di riposare. Se c’è un messaggio in particolare che mi ha emozionato? In tanti mi hanno fatto emozionare, perché questa per me è stata una rivincita personale visto che i campi di serie A sono riuscito a toccarli solo da piccolo quando non ero ancora pronto”.

IMG-20190512-WA0224IL PAGELLONE – Dopo un campionato meraviglioso è arrivato il momento di fare dei bilanci: “A chi dei miei compagni darei 10 in pagella per la stagione? Uno è ad Arri (Arrigoni, ndr) che è stato fondamentale per noi, anche se non ha avuto molto spazio ha alzato il livello del gruppo in ogni allenamento. L’altro è Scavone, che mi ha impressionato per la sua continuità, è stato un moto perpetuo nelle due fasi. Così come chi ha giocato poco o chi non è mai sceso in campo, un esempio per tutti Cicco Cosenza”.

IL RUOLO – Il tecnico Fabio Liverani si è “inventato” con successo un Mancosu trequartista: “Come ho reagito? Non ho mai detto che quel ruolo non lo potevo fare, è l’allenatore a decidere. Ovviamente mi ci è voluto del tempo, perchè il ruolo impone dei movimenti diversi. Essere partito subito con due gol mi ha dato forza. Come farò il trequartista in A? Non lo so, devo prepararmi al meglio per fare una cosa che non conosco e lo farò  dopo queste due settimane di pausa. Ti devi preparare per essere pronto, la serie A ha grandi campioni e più tecnica. Dal punto di vista fisico devi essere  impeccabile”.

IL MERCATO – Il centrocampista sardo è soddisfatto di essere rimasto in giallorosso nel calciomercato di riparazione: “A gennaio c’è stato un interessamento del Cagliari, ma abbiamo deciso tutti insieme di restare qui a Lecce ed è stata la scelta migliore vedendo come sono andate le cose. La Nazionale Sarda? Ci sono alcune cose da valutare, sicuramente fa piacere e spero di rispondere alla convocazione con il permesso del Lecce. Ora c’è un’amichevole il 2 giugno. È tutto in fase embrionale. Vediamo come si evolvono le cose…”.

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