LECCE (di Carmen Tommasi) – È un Lecce incredibile. Una squadra carismatica, matura, decisa, versatile e che gioca, e sa giocare, a calcio. Un bel gruppo di calciatori, unito, gioioso e guidato da un vero condottiero: un uomo semplice, forte caratterialmente, determinato e amante del proprio lavoro: il tecnico Fabio Liverani. L’uomo dei miracoli: eh sì, colui che ha trascinato la formazione giallorossa in serie B, dopo sei anni di inferno in Lega Pro, attraverso una cavalcata incredibile.
Lo stesso allenatore che quest’anno con una rosa nuova di zecca sta facendo “sfoderare” ai suoi un campionato da protagonisti, con il solo capitan Marco Mancosu che gioca titolare negli undici iniziali, l’unico reduce rispetto alla scorsa stagione. E lo conferma anche la “matematica”: secondo posto in classifica per il neo-promosso Lecce con 57 punti, a meno tre dalla capolista Brescia e a più uno dal Palermo. Ben 16 vittorie in 32 gare giocate, 9 pareggi e 7 sconfitte: 60 gol fatti, il secondo miglior attacco della cadetteria, e 41 subiti dal portierone Mauro Vigorito.
Numeri, questi, che fanno sognare e pensare in grande in un campionato in cui l’unico obiettivo stagionale dichiarato in estate era una salvezza tranquilla. E, invece, i lupi salentini sono stati la vera e propria mina vagante della serie B. Adesso restano solo 4 partite, o meglio 4 finalissime, alla fine del campionato (i giallorossi riposano alla penultima giornata) e nel proprio cammino il bomber La Mantia, 15 centri stagionali, e soci si troveranno davanti Perugia, Brescia, Padova e Spezia. Due gare in casa e 2 in trasferta per 12 punti da conquistare: sarà promozione diretta o saranno playoff?! Lo scopriremo solo vivendo, “non succede, ma se succede”…
