LECCE (di Carmen Tommasi) – “La chiamata del Lecce è per me l’occasione della vita, uno di quei treni che passa una sola volta e ora sta a me prenderlo come si deve”: sono queste le prime parole dell’ultimo arrivato in casa Lecce, Fabrizio Lo Sicco. Il duttile centrocampista, nato a Palermo ma con l’accento fortemente toscano, arrivato in giallorosso in prestito con diritto di riscatto dalla Pistoiese, non nasconde tutto l’entusiasmo nell’indossare la maglia del Lecce: “Ero già emozionato non appena ho ricevuto la telefonata e non ho nascosto l’entusiasmo per la grande piazza in cui sarei arrivato. Sono orgoglioso -spiega il giocatore, 24 anni- di essere venuto in questa società che mi ha voluto fortemente. Vengo in punta di piedi, so che arrivo in un gruppo unito e che lavora bene”.
LA POSIZIONE, IL NUOVO REGISTA? – Un giocatore versatile che può occupare più zone della mediana: “Gioco ovunque a centrocampo. Posso giocare da mezz’ala o davanti alla difesa. A Pistoia ho fatto anche il trequartista. Insomma, gioco dove serve, ma non mi sento un leader e ci sono altri giocatori più importanti ed esperti di me in rosa. Non sono molto strutturato fisicamente come si vede, ma credo di essere rapido e veloce. Mi piace giocare palla a terra e andare al tiro, ma preferisco che siano gli altri a descrivermi e non a farlo da solo: dirà il campo chi sono e come gioco. Quello del Lecce è un grandissimo gruppo e mi hanno accolto davvero bene. Conoscevo solo Caturano, perché eravamo insieme ad Empoli. Per il resto conoscevo i miei nuovi compagni solo di nome e per la fama che hanno”.
E BRAGLIA? – L’ex Lucchese è arrivato nel Salento su espressa richiesta del tecnico di Grosseto: “Non conoscevo di persona il mister, ci ho giocato sempre contro. Quando l’ho sentito mi ha chiesto di venire qui con umiltà, di mettermi a disposizione della squadra e così farò. Ha detto che sono ambidestro? Ha esagerato (sorride, ndr), ma diciamo che se mi capita calcio anche con il sinistro. Il pubblico del Via del Mare? Mi stimola giocare con tanta grinta attorno da parte dei tifosi. Voglio aiutare la squadra, so che questo è un gruppo molto unito e io sono a disposizione”.
PERIODO NERO – Il desiderio, insomma, è quello di ripartire e di fare bene con la maglia del Lecce: “Quest’anno a Pistoia le cose non sono andate bene. Ho avuto problemi con l’allenatore. Non ci siamo mai capiti perchè avevamo idee diverse e anche per questo non vedo l’ora di rimettermi in gioco con il Lecce. Fisicamente sto bene, non ho i 90 minuti nelle gambe, ma un’autonomia di un’oretta posso garantirla, perchè mi sono sempre allenato al meglio. Voglio subito ripagare tutti della fiducia che mi è stata concessa, il Lecce ha il diritto di riscatto e dunque sta soprattutto a me guadagnare l’opportunità di rimanere a lungo in questa piazza. Lo scorso anno ho fatto 9 reti con la Lucchese, sette con il Gavorrano e spero di proseguire su questa scia a Lecce, anche se quest’anno non ne ho messo a segno nessuna. Il girone C è tosto e ci vuole tanto impegno, ma io voglio fare bene. La gara di Andria? Era una partita difficile e su un campo tosto, ma un punto va bene, perchè è sempre meglio non perdere…”.