LECCE (di Carmen Tommasi) – Si ritorna finalmente al calcio giocato, quello che piace di più a Fabio Liverani. Il tecnico giallorosso alla vigilia del posticipo serale Venezia-Lecce -dopo il brutto e scioccante episodio che ha visto protagonista Manuel Scavone- presenta il match dello stadio “Penzo” contro la squadra di Walter Zenga: “Abbiamo passato dei giorni preoccupanti, fortunatamente le notizie sono state tutte positive su Manuel. C’è dispiaciuto non giocare, ma torniamo sul campionato da dove abbiamo lasciato, con umiltà e voglia. Noi vogliamo giocare sempre allo stesso modo, con le nostre certezze -ha spiegato Liverani- e sempre con rispetto dell’avversario. Il fatto che Lecce-Ascoli sia stata rinviata è un segnale del nuovo corso della Lega. Si è capito il momento che stavamo vivendo e che sarebbe stata una partita falsata. La scelta è stata giusta e umana. Questo credo sia un segnale importante per il discorso del riavvicinamento della gente e delle famiglie allo stadio”.
I LAGUNARI – La gara in programma domani sera alle 21:00 non è assolutamente da sottovalutare, i veneti hanno 25 punti in classifica e hanno voglia di rifarsi dalle ultime “uscite” poco felici: “All’andata ottenemmo una vittoria con tanta sofferenza e domani incontreremo un Venezia arrabbiato. Sono imprevedibili e dispongono di giocatori che possono creare problemi. Sarà una trasferta molto difficile. Giocare di lunedì, sapendo i risultati di tutte le altre squadre non credo incida in questo momento della stagione. Abbiamo ancora a disposizione 48 punti e sono ancora molti, più in là sarà diverso…”.
BOVO SALTA – Tra i convocati non figura Cesare Bovo, resta a casa per un problema al polpaccio destro: “Falco?Pippo ha recuperato velocemente dall’infortunio, ma decideremo se metterlo in campo in questa partita o aspettare la prossima per trovarlo al top. Chi partirà titolare al posto di Scavone? Al momento è un ballottaggio tra Haye e Tabanelli. Chi ha più voglia e fame, me lo deve dimostrare durante la settimana. Vorrei rivedere il Tabanelli di inizio campionato in cui ha fatto prestazioni di quantità e qualità. Tumminello? Lui è un giocatore che si è integrato bene: è venuto con la voglia di giocare e si giocherà il posto. Può cambiare la partita in qualsiasi momento, sia dall’inizio sia a partita in corso. Saraniti? Andrea per l’impegno, la volontà e le sue caratteristiche è un giocatore che sarà sempre utile. Avrà i suoi spazi e potrà aiutare la squadra: è rientrato in gruppo, dopo pochi mesi, ma è come se non fosse mai andato via”.
CAPITOLO PALERMO – Infine, non poteva mancare un commento sulle vicissitudini in casa rosanero, dove Liverani conosce benissimo l’ambiente ed è rimasto molto legato: “Quello che sta succedendo a Palermo può essere un qualcosa che fa scattare una grande forza nei giocatori. Sono molto dispiaciuto perché lì ho passato tre anni importanti ed ero uno degli artefici che ha portato 40 mila persone all’Olimpico per una finale di Coppa Italia. Vedere la favorita con gli spalti vuoti e poca passione vuol dire che ai vertici si è sbagliato qualcosa. Per il resto dico che per arrivare ad avere una credibilità di sistema non si possono fare le cose a metà, bisogna intervenire prontamente per le regole federali. Questo va fatto a prescindere dalla piazza. Auguro, comunque, al Palermo il meglio. Mi ha dato tre anni di grandi emozioni, di affetto, e sotto il profilo emozionale mi piange il cuore per questa situazione”.