Angeli senza ali

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Manuel Scavone (foto P.Pinto)

LECCE (di M.Cassone) – Un fine settimana iniziato con un temporale di emozioni che hanno fatto a pugni con la solita realtà che come sempre è imprevedibile, inaspettata, incontrollabile, e ti travolge nel bene o nel male. Un fine settimana senza calcio giocato ma è un fine settimana in cui è stato segnato il gol più bello in casa Lecce, un gol per la vita, per la meravigliosa vita d’un campione che ha rischiato tanto ma poi ha vinto.

Il dott. Giuseppe Palaia
Il dott. Giuseppe Palaia (foto P.Pinto)

Manuel Scavone sta bene, non tarderà a tornare a casa dai suoi cari. Tanta però la paura, lo scontro con Beretta, la perdita di coscienza, lo schianto a terra, i soccorsi, l’ospedale, gli accertamenti, un turbinio di notizie, l’attesa, la paura, la speranza ed il sorriso.

Una fuga per la vittoria, per la vittoria più grande, un gol meraviglioso.

E se da una parte negli occhi di tutti rimarranno anche le immagini di quell’ambulanza impacciata nella manovra ed i calciatori che spostano i cartelloni pubblicitari per creare una via di fuga, dall’altra c’è la certezza di avere uno staff medico che supera l’eccellenza, al servizio dell’US Lecce, al servizio della vita; e riprendiamo le parole dette a TeleRama dal responsabile sanitario della società di Via Col. Costadura (leggi qui)C’è stata una perfezione e una sincronia nei vari anelli di rianimazione che formano la catena rianimatoria perfetta” – per dire che siamo orgogliosamente tutti uniti intorno a questi uomini che devono operare in frazioni di secondo spaccando l’attimo, addentando il problema e masticando le difficoltà.

Il dott. Giuseppe Congedo (foto P.Pinto)
Il dott. Giuseppe Congedo (foto P.Pinto)

Giusto quindi ricordare che il massofisioterapista Graziano Fiorita, il dott. Giuseppe Palaia, il dott. Giuseppe Congedo e l’equipe di rianimazione presente a bordo campo, composta dal cardiologo, il dott. Antonio Tondo e dal rianimatore, il dott. Maurizio Tiano, senza dimenticare Marco Mancosu e Amato Ciciretti che per primi hanno agito per il bene, sono “angeli senza ali” che hanno strappato al cielo ciò che ancora deve essere vita.

Così, anche a mente fredda, mente scorrono le immagini di quegli attimi vince ancora la pelle d’oca ed è strano abbinarla al sorriso che comunque c’è, c’è il sorriso d’una grande vittoria e pensare che in tutte le coincidenze che quest’anno stanno accompagnando la stagione del Lecce annoveriamo, dopo il gol al 35° in Carpi – Lecce nel 35° anniversario di Lorusso e Pezzella, anche questa… Mimmo Renna che vola via nel giorno di Lecce-Ascoli, le sue squadre più importanti, e Manuel Scavone che segna il gol più bello su assist degli “angeli senza ali” e chissà, forse, anche di uno arrivato lassù da poche ore.

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