LECCE (di Carmen Tommasi) – È tempo di mini bilanci anche in serie B, un campionato “pazzo”, incerto, imprevedibile, emozionante, in cui l’ostacolo è sempre dietro l’angolo. L’inedita composizione del torneo a 19 squadre ha fatto sì che il calendario fosse molto più simile al format della serie A. Dopo 12 giornate si possono già trarre alcune considerazioni importanti, pur sapendo che da una gara all’altra tutto può essere capovolto, come da tradizione per il campionato cadetto. Alcune delle principali e maggiori candidate alla promozione diretta deludono e fanno fatica a rispettare le attese: altre che ambiscono ad un posto nei playoff sono in netto ritardo sulla tabella di marcia presa come punto di riferimento in estate. Ma non mancano anche squadre partite senza alcune pressioni e che si trovano ora in una comoda ed affascinante posizione di classifica. Situazione tutta in stand-by, perché mancano ancora sette giornate alla fine del girone d’andata e ci sono delle formazioni che non hanno ancora “riposato”. In vetta alla graduatoria c’è il Palermo di Roberto Stellone che, nel big match allo stadio “Renzo Barbera”, ha battuto con un robusto 3-0 il Pescara: decidono i gol di Puscas, Murawski e Moreo. Siciliani a quota 24 e abruzzesi a 22 a meno due proprio dai rosanero. Grandi ritmi di gioco e di punti per Salernitana, Lecce e Cittadella in piena zona playoff. Verona e Brescia a 18 punti, con la prima in un periodo di difficoltà e con l’allenatore Fabio Grosso vicino all’esonero. Seguono Benevento e Perugia a 17 punti. Si difendono bene a quota 15 l’Ascoli -che sabato con il Padova ha subito la prima sconfitta casalinga- e la Cremonese in quella che per loro deve essere una stagione tranquilla.
Il Venezia punta tutto su Walter Zenga e vuole un posto da protagonista, anche se proprio nella 12^ giornata è arrivata la prima sconfitta con l’ex portiere dell’Inter in panchina, debacle di 3-2 con il Cittadella. Ha iniziato molto male la stagione il Cosenza di Piero Braglia: con 8 punti ed una sola vittoria si trova nelle zone buie della classifica, con il tecnico toscano che rischia l’esonero. Male il Carpi con già ben sei gare perse, neo-retrocesso in serie cadetta, sconfinato insieme al Foggia al penultimo posto in graduatoria. I pugliesi, però, sono stati abili a recuperare gli otto punti di penalizzazione con cui hanno iniziato la stagione. Sorrisi per il neo promosso Lecce, quarto in classifica insieme al Cittadella. Un inizio di campionato al top per gli uomini di Fabio Liverani, ancora meglio del previsto, forse, anche se a voler essere puntigliosi ai giallorossi manca qualche punticino in classifica perso “malamente” per strada. Ultimo in graduatoria il Livorno che ha da poco esonerato Cristiano Lucarelli, al suo posto Roberto Breda che ha il difficile compito di risollevare la squadra che si trova in una posizione critica, con soli 5 punti all’attivo e una sola vittoria.
Un campionato, che va in sosta il prossimo weekend per gli impegni delle nazionali, bello, affascinante e con degli equilibri molto precari. Senza primedonne, in cui per fare bene bisogna pedalare e volare basso. Fly down, quindi, caro Lecce e arriverai lontano. Anche perché sognare non costa nulla…