LECCE (di M.Cassone) – Dieci gare, 4 vittorie, 4 pareggi, 2 sconfitte, 17 realizzati, miglior attacco del torneo (al pari col Foggia), 12 gol subiti, 16 punti in classifica questo è il Lecce di Liverani che si specchia nella realtà dei numeri che sono gli unici fatti non opinabili.
I giallorossi sono a soli 3 punti dalla vetta, da quel Pescara che lunedì affronteranno nel posticipo dell’11^ giornata; si sono posizionati al 4° posto insieme a quel Benevento che nella prima giornata riuscì a pareggiare in rimonta.
Inutile però pensare a ciò che è stato perso per strada… perché proprio quella strada, questa squadra tutta nuova, in un campionato nuovo, la sta percorrendo in maniera egregia oltre ogni rosea aspettativa. L’obiettivo è la salvezza, lo ripete la società, lo ripete Liverani, lo scriviamo sempre noi, ma è lecito sognare? Questa è la domanda che continuano a porsi i tifosi.
Quindi ci fermiamo un attimo per valutare bene la situazione e ci accorgiamo che il Lecce ha un elemento in più rispetto al recente passato, è una componente importante che è rappresentata dalla fortuna ma è pur vero che la fortuna aiuta gli audaci e questo Lecce oltre ad essere audace è caparbio, bello, bellissimo a tratti, grintoso, propositivo, umile, combattivo e se a tutto ciò aggiungiamo che nonostante le assenze di Bovo, Falco, Lucioni e contro il Crotone anche di Scavone (sono tutti nomi di prima fascia) chi è sceso in campo è sempre riesciuto a fare il proprio dovere, allora dobbiamo voltarci un attimo nella direzione della panchina e guardare fisso negli occhi l’allenatore perché guardando nei suoi occhi si può vedere l’anima di questo Lecce che ha il volto di Tabanelli, Petriccione, Calderoni, Palombi, Venuti, Mancosu e tutti gli altri, ma ha l’animo combattivo di quell’ex ragazzo di Roma che sul rettangolo verde regalava assist e geometrie, in quel centrocampo di cui era il padrone, ed oggi trasmette grinta e qualità alla sua rosa.
E se quel tecnico continuerà ad usare bastone e carota, forgiando il futuro nella consapevolezza che si può e si deve migliorare ancora, allora in questo campionato i tifosi del Lecce continueranno a divertirsi e senza voltarsi indietro mai potranno guardare avanti nella direzione del futuro… e “accada quel che accada” questo campionato 2018-19 resterà alla storia come un bel campionato!