LECCE (di Carmen Tommasi) – Ha stretto una promessa forte e silenziosa con il Lecce e intende onorarla e rispettarla. A Juan Surraco non sembrano interessare minimamente le squadre, anche di serie cadetta, che lo corteggiano perché: “Ora ho la testa solo per il Lecce e non mi muovo da qui. Ho sentito della voci di mercato -spiega il fantasista di Montevideo, 3 gol e 12 presenze nel campionato in corso– che mi riguardano, non so se sono vere. Ma io rimango in giallorosso, perché voglio raggiungere con i miei compagni l’obiettivo stagionale”.
RITORNANDO ALLA LUPA – Nella gara con la Lupa Castelli Romani di domenica scorsa allo stadio “Scopigno”, terminata 1-1, l’ex Udinese era fermo per squalifica e ha visto il match da semplice spettatore: “A Rieti non è stata sicuramente una delle nostre migliori partite e da noi meglio giocate, il campo era in pessime condizioni e impraticabile, ma non vedo tutto negativo perché a pochi minuti dalla fine stavamo ancora vincendo. Certo, ci è mancato qualcosa e questo è vero. Gare come quella di domenica scorsa si devono vincere, anche se poi nella pratica non è sempre così semplice. Carrozza, ad esempio, nel primo tempo sulla sinistra era in difficoltà a stare in piedi a causa del terreno da gioco e se avessi giocato io credo che avrei avuto le stesse difficoltà. Parlavo proprio di questo, nei giorni scorsi, con i miei compagni di squadra”.
IL RISCATTO – L’estroso giocatore uruguaiano, 28 anni, ripensa alla gara d’andata con l’Andria persa 3-1 tra le mura amiche del “Via del Mare”: “Ora ci attende la prima partita del girone di ritorno e cercheremo di iniziare nel migliore dei modi. Conserviamo un brutto ricordo del match d’andata, fu una gara che ci fece male e vogliamo rifarci, iniziò tutto nel peggiore dei modi sin dai primi minuti di gioco. Andremo ad Andria per giocarci la partita con le nostre armi e con il nostro gioco. Loro ci provocheranno? Noi non stiamo impostano la partita sulla rissa, sulla cattiveria e sul nervosismo, ma cercheremo di vincere, come abbiamo fatto nelle altre gare, stando attenti a non eccedere in certi comportamenti…”.
TUTTI IMPORTANTI – Bisogna, insomma, affrontare le ultime 17 partite di campionato con il giusto atteggiamento: “Del mio girone d’andata sono contento, ma avrei potuto dare di più. Per quello di ritorno spero che vada un pochino meglio sia a livello personale che di squadra. Il campionato si sta dimostrando molto equilibrato e spesso nelle gare in trasferta si incontrano delle difficoltà perché affronti squadre che si chiudono molto, ma le insidie che troviamo noi le trovano anche i nostri avversari. Caturano? Peccato per il suo infortunio: domenica ha fatto bene, ma per fortuna noi non dipendiamo da un solo giocatore e siamo un bel gruppo”.