LECCE (di M.Cassone) – La squadra di Liverani perde in casa con il Palermo ma fa vedere ancora buone cose e si ritrova lassù tra le grandi e può continuare a lavorare in punta di piedi ma in modo sereno senza patemi d’animo. Sono tante le certezze della compagine giallorossa; Tabanelli e Petriccione sono l’emblema di questo inizio di campionato positivo. Sono tanti i motivi per sorridere, e nemmeno una sconfitta, arrivata negli ultimi minuti contro un Palermo creato per approdare in serie A dalla porta principale, può oscurare il cielo che è sereno e tale rimarrà perché questo è un gruppo forte e coeso che conosce il suo obiettivo primario che, ripetiamo, è la salvezza.
Contro i rosanero per tutto il primo tempo è un Lecce sbarazzino, propositivo, ben messo in campo, convinto dei propri mezzi nonostante le due tegole, Falco e Bovo, cadute poco prima del fischio d’inizio e nonostante passi in svantaggio contro una corazzata. Pareggia Tabanelli con un gol da cineteca e mette il punto esclamativo sul suo bel momento.
Nel secondo tempo, il Palermo, grazie anche all’irriverenza tattica di Stellone che butta nella mischia tutto il potenziale offensivo a disposizione e ad una struttura di gioco che sfrutta la forza fisica e tutta l’esperienza oltre alla grinta e alla tecnica, dimostra che il Lecce non è pronto per pensare al salto nella massima categoria seppur sia una buona squadra che può solo crescere. Segna Puscas servito dal suo capitano ed entrambi sono calciatori di ben altri palcoscenici.
Bisogna essere onesti e non lasciarsi andare soltanto ai sogni. Sognare è lecito ma tenere i piedi per terra e gustarsi tutte le cose belle che verranno senza perdere di vista il traguardo della permanenza in B è d’obbligo per tutto l’ambiente giallorosso.
Se la gara fosse terminata in pareggio il Lecce non avrebbe rubato nulla… ma non possiamo certo dire che la vittoria del Palermo non sia ampiamente meritata.
Un piccolo appunto a Liverani si può fare, forse doveva agire prima con i cambi, forse quando il Lecce ha iniziato a “imbarcare acqua” a centrocampo bisognava infoltirlo, ma sono tutti se che si perdono davanti alla mancanza della prova.
È andata così… e alla fine a vincere, come sempre, è stato un pubblico che ha incitato i propri ragazzi fino alla fine.
E da quella Curva, lassù, è arrivato un coro forte, chiaro, ripreso anche dai Palermitani subito dopo: “Siamo tutti Stefano Cucchi”; così per non dimenticare…
Poi è calato il sipario tra gli applausi ai giallorossi che sono già scesi in campo questa mattina per iniziare a preparare la gara con il Foggia di sabato pomeriggio.
Il tempo corre veloce, un po’ come quel pallone che regala tante emozioni.