LECCE (di Carmen Tommasi) – Hellas Verona-Lecce è l’anticipo della settima giornata di serie B, match in programma alle ore 21:00 di venerdì 5 ottobre allo stadio “Bentegodi”. I gialloblù del tecnico Fabio Grosso sono retrocessi nella scorsa stagione: la squadra allora guidata da Fabio Pecchia, quest’ultimo alla sua prima esperienza in massima serie, retrocede matematicamente a tre giornate dal termine, come due anni prima, e conclude la stagione al penultimo posto.
Lo scorso 21 giugno i mastini hanno deciso di ripartire dall’ex difensore della Nazionale e dall’ex mister del Bari, dove nella scorsa stagione tra campionato e coppa ha collezionato 46 panchine, con 20 vittore, 14 pareggi e 12 sconfitte. L’obiettivo per l’Hellas è uno solo: fare bene e tentare il salto di categoria.
Nell’ultima gara, allo stadio “Arechi” di Salerno, la Salernitana ha inflitto la prima sconfitta stagionale ai veronesi che hanno perso di misura: 1-0. Al 68’ è stata decisiva l’indecisione del portiere Silvestri che non interviene sul cross di Casasola, sul secondo palo, per Jallow che infila in rete di testa il vantaggio. Il finale è più che emozionante, con occasioni da una parte e dall’altra; su tutte il miracolo di Micai su Laribi da zero metri e Bocalon che si mangia il raddoppio di testa dal cuore dell’area di rigore. Ospiti in campo con quattro attaccanti, tra cui Pazzini, in contemporanea. Non c’è però tempo per il pari in extremis, anche se il migliore in campo del match è stato il portiere della Salernitana Micai che ha compiuto almeno due miracoli.
Dopo sei gare disputate i veneti hanno conquistato 13 punti totali, con 4 gare vinte, 1 pareggiata -la prima stagionale in casa con il Padova- e una persa appunto. Curiosità: in B i prossimi avversari dei salentini non perdevano fuori casa da ben 9 gare.
Un inizio di campionato con il botto, anche perché i butei sono il migliore attacco della cadetteria con 12 gol siglati come il Benevento e ne hanno subiti, invece, 5. Rosa importante e con giocatori di esperienza, basta pensare a Gianpaolo Pazzini che ne ha già segnati 4 in tre presenze, con una tripletta ai danni del Carpi e a Di Carmine, ma quest’ultimo si è infortunato: lesione al flessore della gamba sinistra. In attacco c’è anche Cissè e il promettente Lee. Senza dimenticare Ragusa e Matos. Il centrocampo è ricco e abbondante, il migliore reparto della squadra, forse: Laribi e Henderson, Marrone come play – quest’ultimo gioca anche in difesa – Colombatto e Zaccagni. Nella difesa a quattro c’è Silvestri, a destra Almici, a sinistra Crescenzi o Balkovec. Caracciolo è uno dei due centrali. Il 4-3-3 è il modulo con cui giocano i veneti a spiccata trazione anteriore: giocare la palla, non sprecarla mai e colpire in velocità l’avversari. Un Verona che sarà sicuramente un vero osso duro per il Lecce di Liverani, ma, si sa, nel calcio tutto è possibile.