LECCE (di M.Cassone) – La storia di Lorenzo Venuti, Lollo per gli amici, è una storia semplice ma profonda, di un ragazzo che si è ritrovato per caso un pallone tra i piedi e ha saputo calciarlo così bene da arrivare nella massima serie giovanissimo.
Nasce a Montevarchi il 12 aprile del 1995 e incomincia a calcare rettangoli verdi ad Incisa in Val d’Arno nella piccola squadra del suo paese; da piccolo inizia a praticare il nuoto per potenziare un fisico mingherlino ma il nonno amante del calcio aveva notato nel suo ragazzo delle qualità, col pallone tra i piedi, che poteva sviluppare e così è stato.
La Fiorentina lo nota in una finale di un torneo giovanile all’Artemio Franchi, in quella gara Lorenzo segna 4 gol. A 9 anni inizia a vestire la maglia viola e fa tutta la trafila fino ad arrivare alla panchina in serie A con Montella nella stagione 2013-14; poi un infortunio al ginocchio e il recupero, l’esperienza a Pescara prima di esplodere definitivamente a Brescia, giocando, nella stagione 2015-16, 27 partite in B e 2 in Coppa Italia; poi passa in prestito al Benevento e conquista la serie A storica per la “strega” e la Fiorentina decide di lasciarlo un altro anno in Campania e Lorenzo scende in campo nella massima serie 31 volte ed è uno dei più positivi della stagione del Benevento; poi il ritorno alla base, la trattativa col Palermo e il sorpasso del Lecce in extremis e l’arrivo nel Salento, in prestito.
Tra le sue esperienze ci sono da segnalare anche quelle a tinte azzurre e tricolori: vanta 9 presenze con la Nazionale Under 18, 6 con la Under 19, 4 con l’Under 20 e una nell’Under 21, il 12 agosto 2015 contro l’Ungheria, partecipa inoltre ad uno stage con la nazionale maggiore.
È un jolly difensivo e Liverani può contare su di lui anche come centrale oltre che come terzino destro, suo ruolo naturale, e a sinistra dove gioca molto bene.
Gli amanti dei social potranno seguirlo su Instagram dove con la sua metà, Augusta Iezzi, modella di Chieti appassionata di letteratura e arte classica, sono dei veri bomber della comunicazione moderna, star di un mondo che ama chi si fa amare… come il mare del Salento che ha gli stessi colori degli occhi bellissimi di Augusta. E l’avventura continua… con uno sguardo al cielo e un pensiero al nonno che ha avuto sempre ragione: quel ragazzino aveva stoffa da vendere.
