Amore straripante!

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La Curva Nord

LECCE (di Carmen Tommasi) – Cuori pulsanti, grinta incredibile, amore vero, rapporto fedele, senza limiti ed incurante delle distanze, passione accesa che dura una vita intera: ecco, come si chiama in gergo, il dodicesimo uomo o meglio coloro che non hanno bisogno di presentazioni, i tifosi del Lecce. A Benevento erano quasi 900 a seguito della formazione allenata da Fabio Liverani nella prima stagionale fuori casa in serie B.  E si facevano sentire eccome tra le mura ostiche del “Ciro Vigorito”. Colorati, festosi, passionali, rumorosi, a tratti chiassosi, ma sempre fedeli ad un ideale: il loro amore per una squadra che negli ultimi sei lunghi anni di Lega Pro li ha fatti soffrire come dei dannati, come una fidanzata infedele o come una moglie dal carattere difficile. Ma ora l’incubo è finito: è serie B ed anche ieri alla prima in casa contro la Salernitana non hanno deluso: 12.675 spettatori totali. Perchè come ha detto, in conferenza stampa, il neo arrivato portiere Mauro Vigorito: “I tifosi del Lecce non deludono mai” e non vogliono essere delusi. La nota vicenda su Mino Chiricò ed altre “questioni” spigolose del passato parlano chiaro, l’ultrà non perdona mai o quasi. A volte lo fa, a dire il vero, ma deve essere coccolato e protetto, deve essere amato.

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Falco e Chiricò

E MINO … DIVIDE – Nel match con la Salernitana, il primo stagionale in casa, lo stadio Via del Mare si è spaccato in due grandi “fazioni”: era il 78 minuto di gioco dentro l’”acerrimo” nemico Chiricò, fuori Scavone. La Curva Nord non ci sta -e quello che fino a quel momento era stato un incessante e lungo incoraggiamento verso la squadra- si è trasformato in una  contestazione verso il giocatore, verso il tecnico -espulso per proteste poco dopo- e nei confronti della stessa società. In segno di protesta gli ultras hanno anche ritirato gli striscioni, smettendo di incitare Arrigoni e compagni. L’altra parte dello stadio, però, si è dissociata totalmente dal settore più caldo della tifoseria ed ha anche applaudito quando il 26enne di Mesagne si è procurato il calcio di punizione da cui è scaturito il 2-1 siglato magistralmente da Falco. Frattura risolvibile o insanabile? Ai posteri l’ardua sentenza, ma la questione va chiarita e risolta prima possibile per il bene e per la tranquillità della squadra e dell’intero ambiente che ruota intorno ad essa.

IN CRESCITA – I dati della campagna abbonamenti estiva per la stagione appena iniziata parlano chiaro e sono stati ben comunicati dal vicepresidente del Lecce, Corrado Liguori: 6851 sottoscrizioni contro le 6942 totali dello scorso anno compresa, però, la seconda parte invernale. Numeri completamente in linea e con un leggero aumento del 2%.

CARO LECCE… – Dare il massimo, dare tutto e non solo a parole e con dichiarazioni importanti, mettere il cuore, credere nel Lecce, amare alla follia i colori giallorossi, rispettarli sino alla nausea e onorare la causa. Caro Lecce, caro mister Liverani e carissima società: i tifosi vi vogliono così e tu devi essere proprio cosi, amati e farti amare sempre di più. Se quel farti amare di più è ancora possibile. La serie B è un osso duro, non esistono partite facili, non ci sono campi dove passeggiarci su, ma è bello così. Perchè il calcio e il Lecce sono solo, come recita un certo slogan, “per chi lo ama”.

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