Lupa Castelli-Lecce 1-1: le pagelle dei giallorossi

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Lupa Castelli-Lecce
Lupa Castelli-Lecce: le pagelle

LECCE (di Carmen Tommasi) – Termina con un deludente pareggio il match tra il blasonato Lecce e la Lupa Castelli Romani, fanalino di coda del girone C. Iniziano con il piglio giusto i padroni di casa e con il Lecce che cresce con il passare dei minuti. Partita molto maschia e combattuta quella dello stadio Scopigno di Rieti, con il primo tempo che si chiude sullo 0-0. Subito un cambio per Piero Braglia al 1’della ripresa: fuori Sandro Carrozza dentro Matteo Liviero. Segna il Lecce al 27’ st con il neo arrivato Salvatore Caturano che ribadisce in rete dopo un angolo battuto al bacio da Liviero. L’ex Ascoli poco dopo sfiora anche la doppietta. L’1-1 arriva con il diagonale al volo, al 40’ st, del laziale Mastropietro. Finisce con un pareggio della formazione di Piero Braglia e nella prima giornata di ritorno i giallorossi saranno ospiti dell’Andria.

Le pagelle:

Filippo Perucchini: IN SEMI-RELAX. Giornata tranquilla per l’ex Varese che non viene quasi mai sollecitato dagli avversari, anche se nel primo tempo deve intervenire in più di una circostanza. C’è quando serve, ma nulla può in occasione dell’1-1. VOTO 6.

Franco Lepore: IMPRECISO. L’arma in più di Piero Braglia. Pericoloso sia con le sue progressioni palla al piede che con i frequenti e puntuali inserimenti senza palla. Non male in fase difensiva, ma non è sicuramente in giornata di gloria. VOTO 5.5.

Gianluca Freddi: INTRAPRENDENTE. Pomeriggio intenso per l’ex Novara, la Lupa Castelli spinge spesso e volentieri dalle sue parti, ma il difensore romano riesce a tenere botta (quasi sempre). Gli passa tra le gambe il pallone del gol dell’1-1. Bene quando si spinge in avanti e cerca il gol. VOTO 6.

Giuseppe Abruzzese: APPANNATO. Fa un passaggio sbagliato al 32’ pt e mette in serio pericolo il suo portierone Pippo Perucchini. Giornata non facile per l’ex capitano del Crotone che appare, stranamente, in affanno in più occasioni. VOTO 5.

Matteo Legittimo: DECISIVO. Pilastro indiscusso della difesa del Lecce, specie quando c’è da soffrire. Nella ripresa salva alla grande su Mastropietro ed è il giocatore che, in questo momento, ogni allenatore vorrebbe avere. VOTO 6.5.

Balint Vècsei: IN SORDINA. Sbaglia tanto soprattutto in fase di impostazione. Dai suoi passaggi sbagliati, spesso la Lupa Castelli riparte e si fa pericolosa. Non si vede moltissimo, tuttavia qualche azione d’attacco del Lecce parte dai suoi piedi. VOTO 5.

Stefano Salvi: TESTA E CUORE. Anche se oggi un po’ nervoso, è sempre lui uno dei più coraggiosi e decisivi del centrocampo giallorosso. VOTO 6.5.

Romeo Papini: DURA VITA DA CAPITANO. Dimostra ancora una volta di saperci fare (in un campo molto “difficile” e in pessime condizioni), anche se non si vede molto e spreca una grande chance per segnare di testa. Lascia, poi, spazio a Peppe De Feudis. Fuori dal 21’ st. VOTO 5.5.

Alessandro Carrozza: POCO E NULLA. L’ex Juve Stabia gioca solo un tempo e sembra non essere entrato mai in partita. Che peccato: il cursore gallipolino è un elemento che potrebbe fare la differenza in Lega Pro. VOTO 4.5.

Dàvis Curiale: INCONCLUDENTE. Un passo indietro rispetto alle ultime uscite incoraggianti e soprattutto alla gara con il Benevento: macchinoso quando gli arriva la palla, prova a riabilitarsi sotto porta e da assist-man. Ma così non basta. VOTO 5.5.

Davide Moscardelli: SI IMPEGNA. Gestisce magistralmente il pallone in qualsiasi situazione, e quando ce l’ha tra i piedi è praticamente impossibile portarglielo via. Nonostante questo non è, però, sicuramente il giocatore pimpante della passata stagione. Esce al 14’ st. VOTO 5.

Matteo Liviero (dal 1’ st): OK. Il terzino sinistro ex Juve è molto intelligente tatticamente e ci mette poco ad entrare subito in partita. Merita sicuramente più spazio in questo Lecce (sempre se non andrà via con il calciomercato invernale). Decisivo nel gol del vantaggio dei giallorossi e non solo. VOTO 6.

Salvatore Caturano (dal 14’ st): CATU-GOL. Gli arriva un pallone sulla testa che non riesce a “buttare” in rete appena entra in campo, ma poi segna al 27’ st, dopo un angolo battuto al bacio da Liviero, e sfiora anche la doppietta. Non male come prima presenza in giallorosso. VOTO 6.5.

Giuseppe De Feudis (dal 21’ st): BUONA LEGNA. L’esperto ex Cesena rivede il campo dopo parecchio tempo e non sfigura, né si fa ricordare per gesti encomiabili. VOTO 6.

Allenatore Piero Braglia: LECCE, “AHI AHI”. I giallorossi non sono ancora una squadra fatta e finita, ma questo si sapeva. Il tecnico toscano, sembrava abbastanza tranquillo alla vigilia, propone un 4-4-2 in una partita soffertissima sino al fischio finale.  VOTO: 5.

 

 

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