LECCE – Il Re di Coppa Italia, eccolo, Matteo Di Piazza, capocannoniere con 4 gol della Tim Cup 2017-18 (leggi qui), che racconta le sue emozioni, attraverso una nota stampa del club di Via Col. Costadura.
Il 30enne calciatore di Partinico corona una stagione esaltante con questo riconoscimento, dopo aver siglato 10 gol in campionato e 2 assist che appunto si aggiungono alle due doppiette di Coppa, messe a segno contro la Pro Vercelli e il Pordenone, può fregiarsi di questo titolo; insieme lui a 4 segnature ci sono Maxi Lopez dell’Udinese e Cerri del Perugia ma entrambi con 2 rigori, e quindi è virtualmente lui il primo non avendo battuto rigori.
BOMBER DI COPPA – “Ieri sera ho seguito in tv la finale di Tim Cup e quando è terminata la partita dei miei amici e dei miei parenti mi hanno fatto notare che ero il capocannoniere della competizione, grazie alle due doppiette messe a segno con Pro Vercelli e Pordenone. Personalmente non ci avevo pensato, però, è indubbiamente una bella soddisfazione, che unita alle altre rende questa stagione una gioia infinita”
STAGIONE ESALTANTE – “La forza e l’unità del nostro gruppo sono state il valore aggiunto, quello che ci ha permesso di vincere questo campionato. É normale che quando vinci tutto diventa più facile, ma durante l’arco di una annata ci sono alti e bassi e le grandi squadre si vedono proprio nei momenti di difficoltà. Il merito è di tutto il gruppo e della società che ci ha messo nelle condizioni di dare il massimo. Se penso ad una svolta di questo campionato penso alla settimana di ritiro a Roma. In quei giorni ci siamo fatti tante domande e dati delle risposte. Abbiamo riacquisito certezze sulla nostra forza e nella trasferta di Reggio Calabria siamo ripartiti con forza. Il ricordo che porterò dietro di questa splendida annata è il Via del Mare strapieno nella gara con la Paganese e dopo quella vittoria vedere Lecce tutta giallorossa. È un ricordo non bello, di più. A livello personale sono anche molto contento, ho bissato la promozione, ho raggiunto la doppia cifra in campionato. Devo sottolineare, però, che il mio vero obbiettivo era quello della vittoria del campionato, al pari di tutti i miei compagni. Raggiungere, magari, quota 20 reti e poi non arrivare al traguardo finale non avrebbe avuto alcun senso. Sono grato e ringrazio tantissimo la società, i miei compagni ed il mister e tutti i tifosi, che mi hanno sempre incoraggiato. Sentir urlare il mio nome dai tifosi è qualcosa da pelle d’oca. Per ultimo, ma non per ordine di importanza, un ringraziamento particolare al mio procuratore Giovanni Tateo, che ha sempre creduto in me stando al mio fianco”.