LECCE (di M.Cassone) – Serviva la vittoria a Reggio Calabria, è arrivata la vittoria. Il Lecce doveva dare a se stesso una risposta importante e per farlo si è chiuso a riccio nel ritiro romano ed è uscito soltanto per mettere in cassaforte tre punti importantissimi e per fugare via le ombre di una crisi attanagliante.
In questo particolare momento serve a poco analizzare tatticamente le gare, serve a poco cercare di capire le scelte del mister che a volte sembrano incomprensibili, come quella ad esempio di decidere di non giocare già nel primo tempo e difendersi ad oltranza contro un avversario modesto che rischia di pareggiare fino alla fine; così come è incomprensibile la decisione di sostituire Di Piazza (con Dubickas), che specialmente in questa fase, con la sua forma fisica (perché dobbiamo scriverlo a caratteri cubitali che al momento è il più in forma ed è devastante nello scatto), è un calciatore da “strappo” e può strappare ogni equilibrio, comprensibile invece, e pure giusta, la decisione di cambiare modulo, passando al 3-5-2, nel momento in cui la squadra sembrava sulle gambe e a corto di fiato.
Inutile provare a capire, non serve a nulla. Da segnalare inoltre il gol regolare annullato a Di Piazza al 14° e le proteste amaranto per due episodi di Cosenza che loro reputano dubbi, così per evidenziare ancora una volta la mediocrità della classe arbitrale.
Liverani ha le idee chiare, bada alla sostanza e se ne infischia dell’estetica, checché se ne dica, piaccia oppure no; e se riuscirà nell’intento di portare la squadra in B avrà avuto ragione, e le sue strane decisioni troveranno posto nella storia del Lecce. A lui è toccato il compito di risollevare la squadra dopo l’incerto avvio, e l’ha fatto alla grande, a lui è toccato beccarsi le critiche più aspre nel momento della crisi, a lui è toccato risollevare la squadra… a lui tocca portare la squadra in B. Il resto sono chiacchiere da Bar dello sport che non troveranno cittadinanza negli almanacchi sportivi.
Ora i giallorossi devono solo fissare bene in mente tre nomi e tre date: Racing Fondi, Paganese, Monopoli, 15 aprile, 29 aprile, 6 maggio. Tre vittorie, 9 punti… e poi potranno fare i conti. E noi potremo analizzare una stagione parlando del paradiso oppure dell’inferno.
Tre vittorie senza guardare la classifica, tre vittorie senza pensare agli avversari: Catania e Trapani facciano il loro percorso.
Nella 34^ giornata è caduto ancora il Trapani sul campo del Francavilla a testimonianza dell’imprevedibilità di questo girone, della balordaggine di questo campionato, che non ha padroni in grado di “ammazzarlo” ma ha una squadra in testa dall’ottava giornata… quella squadra, che non è bellissima, ha tutte le carte in regola per vincerlo e si chiama Lecce.
Tutto il resto, critiche, paure e noie, sono “passatempi”.