STICCHI DAMIANI e la consapevolezza di dover vincere: “Ho sensazioni positive”

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Il presidente Saverio Sticchi Damiani
Il presidente Saverio Sticchi Damiani
Il presidente Saverio Sticchi Damiani

LECCE (di M.Cassone) – Nell’unico vero momento di difficoltà della stagione, arrivato nel rush finale, a ridosso di una meta che fino a qualche settimana sembrava già raggiunta, il Presidente dell’U.S. Lecce, Saverio Sticchi Damiani, ha deciso di metterci la faccia.

La società di via Col. Costadura attraverso le parole del suo numero uno fa sentire in modo vigoroso la sua presenza: ora è tempo di restare tutti uniti, la meta è a un passo, percorriamolo insieme.

Questo è il messaggio che rimbomba dalla sala stampa del Via del Mare. Il presidente sente il peso della responsabilità ma afferma di avere sensazioni positive. Quello che si gioca il Lecce è troppo importante e lo sanno tutti e nel chiuso delle stanze dei bottoni e dello spogliatoio c’è stato un importante confronto. Ora si va vanti tutti uniti verso l’obiettivo.

 RESPONSABILITA’ – «Ho deciso di parlare io perché è una settimana particolare, normalmente il martedì parla un calciatore, però mi sembrava giusto metterci la faccia a nome di tutti gli altri: dirigenti e soci, mister, staff e calciatori. Siamo tutti convinti di quello che stiamo facendo e della necessità di dover fare un finale di campionato importante, all’altezza di tutto quello che abbiamo fatto fino a quest’anno, tranne quest’ultimo periodo. È stato compiuto un cammino straordinario e adesso dobbiamo fare quello che abbiamo fatto per larga parte in questa stagione. Non mi piace pensare al passato però voglio fare una considerazione, negli ultimi sei anni questa è la prima volta che a 5 giornata dalla fine siamo primi e siamo arbitri del nostro destino. Abbiamo un calendario non facile ma alla nostra portata e se non dovessimo farcela la responsabilità sarebbe nostra».

CASERTA – «La sconfitta di domenica è stata una brutta, non ci sono scusanti, abbiamo giocato particolarmente male, non siamo mai stati pericolosi, e oltre a perdere i tre punti in palio abbiamo fatto una brutta figura con i nostri tifosi; io ero dispiaciutissimo sia per i risultati e sia per i mille tifosi presenti. Quest’anno abbiamo dato soddisfazioni. Penso che gli 80 tifosi che sono venuti a Cosenza sotto al diluvio si siano divertiti quel giorno, non dobbiamo stare a drammatizzare perché purtroppo è successo. Ho letto di una mia presunta aggressione subita a Caserta. Non è vero; si è trattato solo di qualche parola di troppo, i dirigenti della Casertana sono stati molto cordiali e cortesi e si sono comportati in modo egregio, si è trattato solo di qualche esagitato, qualche leone da tribuna centrale coperta numerata che in casa propria si prende queste licenze».

Il gruppo
Il gruppo

GESTIONE DELLA SITUAZIONE – «Abbiamo deciso di gestire questa fase post Caserta a livello normale;  i calciatori hanno chiesto di avere uno scambio di vedute tra loro, com’è giusto, e hanno avuto tutto il tempo per analizzare la sconfitta. Anche la società e il mister hanno assunto una posizione netta e forte perché ci stiamo giocando tantissimo, ma queste sono dinamiche che coinvolgono lo spogliatoio e la società, e vanno viste nel chiuso dello stesso. Non c’è una società passiva, né un mister e tantomeno un gruppo di calciatori passivo, loro sono i primi consapevoli. Tutti loro sanno cosa vuol dire giocare in questa città, non vengono da carriere tali da poter pensare che Lecce rappresenti una fase calante ma per loro significa l’apice, e non è detto che saranno in grado di confermarsi a questo livello, se lo devono meritare, non vorrei che qualcuno di loro a fine carriera non abbia saputo cogliere l’opportunità di entrare nella storia di una società gloriosa che ha scritto la storia del calcio e che in questo momento storico è ambita da tanti calciatori. Loro hanno una chance che capiscono perfettamente e secondo me non c’è bisogno di sovraccaricarli perché sanno che hanno in mano il destino della stagione e delle loro carriere, se vincono guadagneranno di più, avranno un premio che abbiamo già deciso a dicembre. Trovo ingeneroso pensare che ai calciatori sfugga questa cosa. Non abbiamo scelto di fare un ritiro punitivo perché è un modo per puntare il dito sulla squadra, così facendo (col ritiro) la società si mette a posto con la coscienza, e invece no, qui siamo tutti uniti anche nelle responsabilità; i giocatori ci hanno chiesto di are un giorno in più di ritiro pre-gara. Questa squadra viene da un percorso straordinario, restiamo uniti, si va in ritiro tutti insieme, se si vince si vince insieme e se si perde si perde tutti insieme, questa è la posizione».

TIFOSI – «Per quanto riguarda la gente ho visto una giusta preoccupazione, a questo punto tutti avremmo voluto già chiudere il campionato ma non è stato possibile; abbiamo bisogno dei nostri tifosi, sabato faremo la partita della vita e vogliamo farlo con l’aiuto della nostra gente, che ci ha sempre aiutato anche nei momenti di difficoltà e delle sconfitte, abbiamo fatto piccola promozione proprio per avere più persone possibili. Questa partita dobbiamo vincerla tutti insieme e poi penseremo alla successiva».

Gianluca Turchetta
Gianluca Turchetta

SERIE C – «In questi due anni abbiamo assistito a due campionati in cui siamo stati battuti sul filo di lana, da  squadre che sono state più furbe di noi, concedetemelo, abituate a questo strano campionato; noi siamo talmente poco furbi che domenica abbiamo perso per colpa di un calciatore (sorride, n.d.r.) che di proprietà del Lecce e che paghiamo noi. Siccome abbiamo promesso dal primo giorno che ci saremmo comportati secondo le regole, dobbiamo essere consapevoli che vincere secondo le regole è più difficile; dobbiamo vincere quest’anno e dobbiamo farlo scacciando tutte le dinamiche strane che questo campionato riserva. Se un presidente come me, calmo, forse, che è diventato caldo in questo periodo, subisce una squalifica di un mese perché annota delle situazioni e non lo per creare alibi ma almeno per essere un minimo sul pezzo. La partita col Matera ci ha fatto dei danni, ovviamente non sono questi danni il motivo per cui ci troviamo qui, ma che un presidente non possa lamentarsi perché vuole mantenere alta la tensione è come voler privare un presidente di una possibilità. Io chiedo correttezza null’altro; non parleremo di arbitri ma consentiteci di essere vigili senza dover giustificare sempre tutto».

PRESSIONE – «Questa squadra non è una squadra composta da calciatori abituati a vincere questo campionato; si tratta di un traguardo sportivo che cambia le lor o carriere e magari può subentrare un po’ di ansia, è un qualcosa su cui devono migliorare, ma rimango male quando sento parlare di poco impegno, questo è un omento in cui non bisogna fare più queste valutazioni, ora azzeriamo tutto e dobbiamo fare 5 vittorie contro 5 squadre che non sono migliori di noi, senza se e senza ma».

Liverani
Liverani

SCELTE TECNICHE – «L’allenatore è una persona molto serena, spesso è lui che affronta con noi le questioni tecniche per trasferirci dei concetti; fa delle scelte e molte volte ci hanno fatto vincere partite inaspettate; quello che chiedo a lui e al gruppo, è che pretendo che tutti siano coinvolti, tutti positivi e tutti onorati di quello che hanno fatto finora, però adesso potrebbero entrare nella storia, lo pretendo a partire da Pacilli, che senza nessuna colpa si trova a non avere la possibilità di giocare nemmeno un minuto,  così come a quelli che giocheranno un minuto o due, e sotto questo punto di vista non tollererò nulla… ma la mia sensazione è che non ci sarà nessun tipo di personalismo. Ho sensazioni positive».

LO MONACO – «Dice che il Lecce è fortunato? Se una squadra rimane in testa per le prime giornate può essere considerata fortuna ma se è ancora in testa alla 30^ giornata è per propri meriti, quello che abbiamo fatto ce lo siamo guadagnato. Le sue dichiarazioni fanno parte delle settimanali provocazioni che ci ha voluto riservare; grazie al Lecce lui quest’anno è stato sempre, tutti giorni sulla stampa. Francamente di quello che dice lui non è che mi interessi tanto, anzi faccio i complimenti al Catania per il brillante risultato di 6-0 di domenica, a parte Juve Stabia – Akragas, l’ultimo risultato così lo ricordo a Casertana Benevento».

 

 

 

 

 

 

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