LECCE (di M.Cassone) – È arrivato a Lecce con la speranza di dare un calcio definitivo alla sfortuna che ha attanagliato la sua carriera. Andrea Tabanelli, classe ’90, centrocampista completo che può giocare anche sulla trequarti, cresce calcisticamente nel Cesena. Nel 2010-11 passa in prestito al Bellaria Igea Marina e nella stagione successiva alla Giacomense, poi fa ritorno alla base. Nel 2012-13, in serie B, gioca 30 gare e 2 in Coppa Italia, rivelandosi uno dei centrocampisti più interessanti del torneo. Nella stagione successiva dopo 17 presenze e 1 gol, nella sessione di mercato invernale accetta il trasferimento alla corte di Cellino, in A nel Cagliari, ma per lui il patron dei rossoblù ha altri progetti: potenziare il Leeds United, squadra che stava acquisendo in Inghilterra. Il suo trasferimento salta per un cavillo burocratico e rimane nel Cagliari di Festa; debutta nella massima serie contro il Sassuolo in trasferta. Al termine della stagione rientra al Cesena, neopromosso in A. Nella massima serie riuscirà a disputare solo 7 gare a causa di un infortunio che lo blocca proprio nell’anno in cui poteva avvenire la sua consacrazione; nella stagione successiva inizia sempre con la maglia bianconera, nel girone di andata però trova poco spazio e, dopo 4 presenze, a gennaio passa al Pisa, ma dopo due gare si ferma per due mesi a causa di un problema alle costole; riesce a rientrare e ad essere protagonista nei playoff diventando l’uomo ovunque di Gattuso. Grinta e forza nella fase difensiva, estro e visione di gioco in fase propositiva. Nella finale playoff col Foggia disegna calcio, è la spina nel fianco dei rossoneri ma il suo momento magico si interrompe nei minuti finali quando la sfortuna bussa ancora alla sua porta, si fa male alla caviglia. Al termine della gara arriva la storica promozione del Pisa in B e lui festeggia con i compagni che lo portano in spalla ma ancora non conosce l’entità dell’infortunio che lo terrà lontano dal rettangolo di gioco altri 9 mesi; a luglio 2017 passa al Padova e dopo 6 presenze nel girone di andata e 1 gol siglato, a gennaio approda a Lecce, alla corte di Liverani per cercare il rilancio, per riprendersi quello che merita.
Ha un bel carattere Andrea, è solare, trasmette serenità e riesce sempre a sdrammatizzare gli eventi negativi con un sorriso, ed è proprio questa la sua forza, è proprio questo l’elemento che fa di lui un uomo d’acciaio seppur il suo fisico sembri di seta. Al suo fianco c’è Sara, ravennate come lui, si conoscono da sempre, ma soltanto 5 anni e mezzo fa si scoprono innamorati e decidono di costruire il futuro insieme… un futuro che se la sfortuna dovesse abbandonarlo potrebbe proseguire in riva al mare del Salento, luogo magico che ha rigenerato tanti campioni. D’altronde Lecce è una città che vive di calcio, di sole, di mare, di speranze, e di vento, che quel vento che può spazzare via tutte le nubi.