MARTIGNANO (di Carmen Tommasi) – Il destino nelle proprie mani, il desiderio di fare bene ben visibile negli occhi e la volontà di dare il massimo espressa a suon di dichiarazioni importanti. A punta di piedi, il difensore Gianluca Freddi ha conquistato un posto da titolare nel Lecce di Piero Braglia, dimostrando di poter essere un punto di riferimento importante e granitico della linea arretrata giallorossa. Il 28enne giocatore romano sembra più che soddisfatto della sua prima parte di campionato, ma sa bene però che può dare ancora di più: “Che voto darei alla mia prima parte di campionato? Mah, non lo so (sorride, ndr). Per carattere sono sempre molto critico con me stesso e preferisco -spiega l’ex Novara, 13 presenze nel campionato in corso- che siano gli altri a giudicare. Comunque penso che il bilancio sia abbastanza positivo, anche se posso fare sicuramente meglio”.
OCCHIO ALLA … LUPA – Il 10 gennaio il Lecce sarà ospite allo stadio di Rieti della Lupa Castelli, squadra in un momento molto delicato e “nero” della sua stagione: “Domenica ci attende una gara, che sulla carta è abbordabile, ma non sarà facile. Loro ci aspetteranno e cercheranno di ripartire, sarà una partita tosta, fisica e dovremo farci trovare pronti. Quello che secondo me ti manca dopo una sosta è la tensione della settimana che ti porta alla gara, più che il ritmo della partita. Dopo un periodo di stop è fondamentale riprendere con il piglio giusto”.
GRANDE CARICA – Bisogna rimanere concentrati anche lontano dalle mura amiche del “Via del Mare”: “Purtroppo in trasferta abbiamo preso più gol rispetto alle partite giocate in casa, ma credo che sia dovuto al caso. Anche se visto che i nostri avversari giocano di rimessa, ci scopriamo di più e paradossalmente abbiamo preso qualche contropiede di troppo. In cosa dobbiamo migliorare? Per vincere il campionato dobbiamo migliorare il nostro rendimento esterno, vincendo qualche partita in più. Noi sappiamo fare che dobbiamo fare il campionato su noi stessi. Sono convinto che il nostro destino dipende da noi. Se le vinciamo tutte, alla fine arriviamo primi. Ma a parte questo, credo che bisognerà fare i conti con il Foggia che è una buona squadra e un po’ al nostro stesso livello. Senza dimenticare la Casertana, che comunque è in testa, ed è la vera sorpresa del campionato. Il Benevento? Pur perdendo a Lecce ha dimostrato di poter dire la sua fino alla fine”.
PEPPE E CICCIO, VECCHIE CONOSCENZE – La difesa giallorossa sembra acquisire sempre più concretezza di partita in partita: “Per quanto riguarda la mia posizione in campo, potrei giocare anche da esterno in una linea a quattro, ma mi trovo meglio anche al centro. Cosa significa per me giocare con gente esperta come Abruzzese e Cosenza? Sicuramente ti danno una mano, se sbagli un intervento ci sono sempre loro a mettere una pezza. Con Peppe ci avevo già giocato nel Grosseto e con Ciccio a Reggio, conoscevo già tutti e due. Comunque, anche quando ho giocato con Ale (Alessandro Camisa, ndr), mi sono trovato sempre bene. Ora, però, il nostro pensiero è solo per la Lupa Castelli…”.