LECCE (di Carmen Tommasi) – Un derby quello con il Bisceglie da non sottovalutare, a porte chiuse per decisione del Prefetto in virtù di alcune criticità strutturali dello stadio “Gustavo Ventura” e con tutte le difficoltà nell’affrontare un avversario deciso a riscattarsi. La pensa così il tecnico del Lecce Fabio Liverani alla vigilia della gara di domani sera, con fischio d’inizio alle ore 20:45, e valida per la 25esima giornata del girone C: “Il calcio senza i tifosi non è calcio. Siamo qui a commentare decisioni più alte di noi e che non ci competono, ma dico solo che le tempistiche non sono delle migliori. Nella gara di domani -ha spiegato l’allenatore giallorosso- ci sono tutte le trappole per un calo di tensione, tutti aspetti strani che non ci devono distrarre dalla partita che andiamo a disputare”.
MASSIMA ATTENZIONE – I neroazzurri in settimana hanno esonerato il tecnico Nunzio Zavettieri e la squadra è stata affidata a Giuseppe Alberga, attuale allenatore dei portieri: “Affronteremo una formazione reduce da due sconfitte, affronterà in casa la capolista ed hanno cambiato la guida tecnica. Dovremo prestare la massima attenzione e concentrazione per proseguire nel nostro cammino, avendo il massimo rispetto verso una squadra che mi ha ben impressionato sia nella gara di campionato che in quella di Coppa Italia. Hanno buone individualità”.
LE ASSENZE – Non fanno parte della lista dei convocati il nuovo arrivato Andrea Tabanelli e lo squalificato Francesco Cosenza: “Dispongo di una rosa nella quale tutti possono giocare senza nessun problema. Tabanelli? Andrea ha avuto un affaticamento all’aduttore: abbiamo deciso di farlo riposare, di lasciarlo tranquillo e di non convocarlo. Lo vogliamo recuperare al 100 percento, non abbiamo nessuna fretta. Chi giocherà nel ruolo di trequartista al suo posto? Ho tre possibilità: Tsonev, Costa Ferreira o Torromino. Al posto di Cosenza, ci sono tre giocatori per due posti, farò la scelta questa sera. Di Piazza? Da quando sono a Lecce il problema che non ho mai avuto è quello di allenare i ragazzi, perché tutti i giocatori si sono sempre allenati con voglia ed entusiasmo. Io guardo tutta la squadra per come si è allenata in settimana e poi scelgo. Lui è in concorrenza con gli altri e lo spazio c’è per tutti, anche perchè è così per tutti i reparti. Mi chiedete se sento i denti del Catania sul mio culet..? Per carattere rispetto gli altri, ma preferisco non parlare di questo, (sorride, ndr). Mi piace pensare solo al campo…“.