LECCE – Andrea Saraniti, attaccate del Lecce, dopo il suo esordio contro il Catanzaro, bagnato con un gol e mezzo, calcolando anche l’assist per l’autogol di Di Nunzio, è stato ospite di Telerama, nella trasmissione Piazza Giallorossa di lunedì 5 febbraio. Il bomber di Palermo ha raccontato emozioni e speranze del nuovo percorso intrapreso nella città barocca.
ESORDIO COL GOL – “Ho provato un’emozione unica, indescrivibile, inaspettata, una gioia immensa. Il boato della Nord? L’ho sentito eccome. Ci contavo, lo speravo, ma non immaginavo che il mister mi schierasse subito titolare. Esultanza? Mi è venuto così, la gioia era troppo grande. La dedica? A tutte le persone che mi sono state vicine in questi anni a incominciare dalla mia famiglia. A chi mi ispiro? Un giocatore che ho sempre ammirato è Corona”.
GRUPPO e IL MISTER– “Sono stato accolto benissimo, è un gruppo fantastico; mi sembra di stare qui già da un anno. Conoscevo già Matteo (Di Piazza) perché abbiamo giocato insieme nella Primavera del Catania, ma anche gli altri perché comunque con tanti di loro ci ho giocato spesso contro. Il mister? Liverani è un allenatore che ama il dialogo, ci spiega tutto alla perfezione, è meticoloso e analizziamo i minimi particolari; lo ringrazio per avermi subito dato fiducia”.
OBIETTIVI – “Sono venuto a Lecce per dare un contributo alla squadra per il raggiungimento dell’obiettivo, andare in B è l’unica cosa che conta. I miei gol? Sono importanti ma è più importante aiutare compagni. Sono a quota 117 in carriera? Il 17 non mi piace quindi devo subito rimediare (sorride, n.d.r.). La mia speranza è di rimanere a Lecce a lungo, quanto più è possibile”.
LECCE – “Approdare qui per me è un sogno che si è realizzato, già sarei dovuto venire prima, anche se ribadisco che per me è un punto di partenza e sogno di togliermi tante soddisfazioni con questa maglia. Devo ringraziare il Presidente del Francavilla Magrì, mister D’Agostino e infine il direttore Fracchiolla per avermi voluto in estate e per avermi dato la possibilità di mettermi in mostra e quindi di approdare qui a Lecce. Non ho avuto dubbi ad accettare subito ma ne ho parlato prima con mia moglie ed ho capito che finalmente avevo la possibilità di misurarmi in una piazza importante. Come percepivo il Lecce quando ero a Francavilla? Come la squadra più forte e sono orgoglioso di vestire questa maglia”.