LECCE (di Carmen Tommasi) – “Ripropongo una frase che ho letto l’altro giorno e che mi ha colpito molto: non mi interessa vedere oggi se il bicchiere è mezzo vuoto o pieno, mi interessa la bottiglia. Domenica contro il Monopoli disputeremo l’ultima gara del girone d’andata e sono soddisfattissimo di quanto fatto, anche se come ho detto prima, quello che ci interessa è arrivare bene alla fine”: queste le parole del diesse del Lecce Mauro Meluso che prova a fare un mini bilancio del girone d’andata che si chiuderà proprio con il derby casalingo di domenica alle ore 16:30 con il Monopoli.
Direttore, si ritiene soddisfatto del “lavoro” svolto dalla squadra fino a questo momento?
“L’andamento della rosa mi rende contento, come credo lo siano tutti i nostri tifosi. Non posso dirmi felice, perchè per esserlo c’è ancora tempo anche se ho un figlio che si chiama Felice (sorride, ndr). Lavoriamo tutti i giorni per arrivare dove vorremmo arrivare a maggio. In questo periodo, però, viviamo un momento di flessione fisiologico: ovviamente in alcuni casi potevamo fare meglio, altre volte abbiamo evitato di esaltarci più del dovuto. A Fondi eravamo un po’ in emergenza, mentre mi è dispiaciuta l’approssimazione vista a Pagani, anzi non mi è piaciuta per niente. Per pochi minuti ci siamo rilassati più del dovuto e su questo aspetto dobbiamo lavorare. Ora, però, il pensiero è alla prossima sfida contro il Monopoli che per noi è come una finale di Champions”.
Come e dove interverrete nel calciomercato invernale di riparazione?
“Abbiamo le idee molto chiare, ci siamo confrontati con l’allenatore e con la proprietà, che ha dato la sua massima disponibilità ad eventuali movimenti. Se ci sarà da migliorarci non ci tireremo indietro, anche se è difficile perché quello attuale è un gruppo che sta facendo molto bene. Con la società e con il mister abbiamo deciso che, se dovesse essere il caso, interverremo in modo oculato senza stravolgimenti. Se dovessimo intervenire sappiamo dove farlo: aspettiamo le prossime tre partite poi faremo valutazioni più precise. Un trequartista? Ad inizio anno avevamo pensato già a una possibile soluzione del 4-3-1-2 con mister Rizzo, poi il discorso si è interrotto prima di essere ripreso da Liverani. Non è questo il momento di pensare al mercato. Chiarisco, ad ogni modo, che migliorare ulteriormente questa squadra non è semplice, ma se servirà lo faremo”.
Arrigoni, Ciancio, Cosenza, Torromino, Pacilli e capitan Lepore hanno prolungato fino al 2019 il contratto con l’U.S. Lecce: come mai questa decisione?
“I rinnovi dei contratti di sei dei nostri tesserati sono il frutto del lavoro svolto in questi mesi e sono un segnale di continuità e fiducia. Abbiamo voluto dare seguito ad un lavoro durato dei mesi, comunicando la chiusura delle trattative tutte insieme. Sono ragazzi che meritano fiducia che potrebbero trovare collocazione altrove. Non sarà, comunque, il caso dell’imminente mercato di gennaio. Stiamo lavorando e trattando anche il rinnovo per Tsonev, in scadenza nel 2019 con rinnovo automatico fino al 2020. Anche perchè per chi è più giovane il discorso sui tempi contrattuali è differente”.
Come commenta le continue dichiarazioni che arrivano Catania da parte di Lo Monaco che si dice rotto di “scatole” per la situazione arbitraggi?
“Non replico e non mi interessa, è pura dialettica. Da uomo di calcio credo che, questa, sia una strategia che però non mi convince. Mi sa di debolezza, soprattutto quando ci si attacca agli arbitri. Ad ognuno il suo stile e noi pensiamo ad altro. Non parliamo di arbitri. Il nostro pensiero è sempre rivolto al campo, ma non siamo fessi perché siamo e staremo sempre attenti sul fronte di eventuali irregolarità altrui, questo è certo…”.