LECCE (di Carmen Tommasi) – Ha immensa nostalgia del gol in campionato che manca dalla scorsa stagione ed ha il forte desiderio di continuare ad essere decisivo per il “suo” Lecce. Mario Pacilli con l’arrivo del tecnico Fabio Liverani, dopo un momento di difficoltà complice anche l’infortunio alla caviglia sinistra, ha ritrovato il posto da titolare nel 4-3-1-2 nel ruolo, a lui non nuovo, di trequartista: “Mi manca il gol ed ovviamente spero che arrivi presto, ma se posso farlo fare ad un mio compagno o mettere lo ‘zampino’ in un’azione vincente sono felice ugualmente. Ora sto giocando, ma quando uno sta fuori è anche giusto prenderla nel modo corretto, con quella rabbia positiva da trasformare, poi, in atteggiamento importante in campo. A Castellammare, quando il mister mi ha fatto giocare, ho voluto dimostrargli quello che posso fare per dare un contributo alla squadra. La vittoria di Matera? Queste partite regalano tanto morale e ti danno molto, ovvero acquisisci quel pizzico di fiducia in più perché vinci una gara difficile contro una squadra forte, ma -ha chiosato il fantasista di Torano, 30 anni, sei presenze nella stagione in corso- dobbiamo rimanere con i piedi per terra ed essere già concentrati per il prossimo match”.
Come si trova dietro alle due punte, nel 4-3-1-2, nel ruolo di trequartista?
“Questo è un ruolo che avevo già ricoperto in passato. Mi trovo bene e la condizione fisica, che a causa dell’infortunio alla caviglia era venuta meno, adesso sto riuscendo ad essere sempre più al top. Questa posizione in campo l’avevo già ricoperta anche un anno con l’Albinoleffe e mi sono trovato bene con accanto Belotti e Cisse, il trequartista lo puoi fare se hai una squadra forte che ti mette in condizione di fare bene. Se sto facendo andando bene, quindi, è anche merito dei miei compagni. Cosa cambia per me? Un po’ tutto diciamo, anche la corsa, ad esempio, adesso deve essere più brillante, con scatti più corti ed intensi”.
Cosa vi chiede il vostro allenatore in maniera particolare?
“Il mister, giocando a trazione anteriore, ci chiede molto sacrifico in fase difensiva, ma per me non è mai stato un problema andare anche a prendere il centrocampista avversario (sorride, ndr). È un motivatore e ci sprona sempre, cerca di tirare fuori il 100% da ognuno di noi, è molto carismatico. Il nostro allenatore ha pensato a farci tirare fuori la grinta che in queste ultime gare abbiamo dimostrato”.
Lunedì sera ospiterete al “Via del Mare” il Cosenza di Piero Braglia, quart’ultimo in classifica: cosa pensa dei calabresi?
“Sono una squadra costruita non per stare dove si trovano in classifica, quest’ultima, infatti, non rispecchia le loro potenzialità perchè hanno dei giocatori importanti. Noi, però, siamo consapevoli delle nostre forze: dobbiamo rimanere concentrati e giocarcela come sappiamo meglio fare”.