I due volti di un Lecce che piace

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Liverani

LECCE (di M.Cassone) – Sesta vittoria in 8 partite, quinta consecutiva, quarta consecutiva con Liverani alla guida, primo posto in classifica con 19 punti con una media altissima di 2.37 a gara (il Foggia dello scorso anno chiuse con una media di 2.23), un attacco stellare, 16 gol segnati con una media di 2 a gara, e due bomber, Di Piazza e Caturano, di ben altra categoria. Guardandolo soltanto da questa latitudine il Lecce può fare sognare i tifosi.

Attenzione però c’è un problema da risolvere, un problema serio (non irrisolvibile tuttavia), che questa squadra si porta dietro come un fardello pesantissimo, in 8 gare ha subito 11 gol, 1.37 a partita come media: è una media altissima per una squadra che deve e può vincere il campionato.

Anche a Caserta contro la Juve Stabia la squadra ha incassato due gol, e fallo di Simeri su Marino a parte, bisogna fermarsi per pensare, lavorare, e cercare le soluzioni.

Di Piazza e Caturano
Di Piazza e Caturano

Mentre in attacco ogni pallone che arriva diventa tutto d’oro per gli indemoniati Caturano e Di Piazza, 5 gol a testa, e il bomber di Partinico è rimasto fuori per 3 giornate (squalifica), in difesa ogni sortita avversaria diventa motivo di preoccupazione.

Ovviamente c’è da lavorare alacremente e il mister l’ha capito prima di noi, questo è certo, ma la domanda che sorge spontanea è una: è un problema di approccio mentale oppure è un limite tecnico? Questa è una risposta che devono cercare loro, in Via Col. Costadura, in campo e nello spogliatoio. Nulla è irreparabile, tutto si sistema e tutto è in divenire per la squadra giallorossa.

A Liverani il merito di aver dato una scossa di dimensioni bibliche e di aver inanellato 4 vittorie iniziando ad assaporare la continuità che serve per rimanere nelle prime posizioni.

Questo potrebbe essere l’anno giusto e sarebbe un vero peccato avendo un attacco così, che in ogni istante della gara dà l’impressione di poter far gol, e poi li realizza i gol, non fuggire via da una categoria così lontana da una piazza che sprizza passione da tutti i pori.

Una cosa è certa: quest’anno il condottiero è quello giusto. Liverani ha tutte le carte in regola per accompagnare fuori da questo campionato il Lecce, d’altronde l’ha già preso per mano e l’ha indirizzato sulla via giusta.

Ci vuole lavoro, impegno e consapevolezza, che in campo devono poi tradursi in attenzione e cattiveria al momento giusto.

 

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