La concentrazione, poi la grinta e la gioia. Il capitano c’è… il Lecce c’è.

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Lepore foto Marco e Anza Lezzi
Lepore foto Marco e Anza Lezzi

LECCE (di M.Cassone) – Mancano pochi minuti all’inizio dell’incontro Catanzaro – Lecce valido per la 5^ giornata del Girone C del campionato di serie C, mancano pochi minuti che però sembrano l’eternità punta da innumerevoli interrogativi per la Lecce calcistica. L’ansia è tanta, è la prima partita di mister Liverani, è una gara in cui bisogna dare risposte importanti, di fronte c’è un avversario tosto che viene da una vittoria in trasferta e ambisce a recitare un ruolo da protagonista per i playoff di questo torneo. Cuore e batticuore, attimi interminabili, il tunnel è pronto, lo speaker inizia a far sentire la sua voce, i fotografi sono lì ad aspettare l’ingresso in campo delle squadre come cecchini in attesa dell’obiettivo da colpire.

È il bello del calcio: uno sport maledettamente affascinante che regala più noie che gioie ma quelle poche gioie valgono il prezzo dell’abbonamento.

Passione, determinazione, concentrazione, illusioni e delusioni sono pronte ancora una volta ad intrecciarsi.

Dei 22 titolari il primo ad avvicinarsi al terreno di gioco è il capitano del Lecce, Checco Lepore. I suoi compagni e tutti gli altri, terna arbitrale compresa, sono dietro… qualche metro dietro. Guarda lo stadio, sente i cori, chiude gli occhi. È ancora da solo con i suoi pensieri. S’inginocchia e poi lo sa soltanto lui dove vola il suo pensiero. Dalla foto in nostro possesso (scattata da Marco Lezzi) possiamo soltanto notare ciò che trasuda dall’immagine che è bella nella sua semplicità perché racconta una storia; descrive una storia che ognuno può interpretare, può creare, può scrivere senza fare a meno di farla finire nella stessa direzione: la concentrazione di un capitano che ama la sua maglia e non merita assolutamente tutte le critiche che l’hanno travolto nell’ultimo periodo. Perché lui c’è, c’è sempre, con tutto quello che ha in corpo.

E ci fermiamo qui con il racconto.

Quello che accade dopo lo conosciamo tutti: bastano circa 5 minuti, anche meno, a Lepore per lanciare una sassata che sfascia la porta ed esplodere di gioia correndo verso i suoi tifosi…

È un nuovo inizio!

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