LECCE (di M.Cassone) – Non ha preso parte alla trasferta di coppa di Pordenone per un affaticamento muscolare ma è sulla via del recupero ed è tornato ad allenarsi in gruppo; Pedro Miguel Costa Ferreira, il portoghese 26enne, arrivato a Lecce nella sessione di mercato di gennaio 2017, ha disputato con la maglia giallorossa 16 gare di campionato collezionando 2 gol e 2 assist, e 4 presenze nei palyoff con 1 assist, ha parlato in sala stampa, facendo il punto della situazione a pochi giorni dall’esordio in campionato. Grinta, classe, corsa e talento, su di lui sono concentrate attenzioni e speranze della società e dei tifosi del Lecce.
Ed è proprio della sua forma fisica che inizia a parlare spiegando che per la prima di campionato sarà pronto:
«Mi sto allenando con la squadra, non vado forte come gli altri, mi servono altri tre o quattro giorni, il tempo di riassorbire tutto il versamento, che mi impedisce di calciare in porta; facendo gli scongiuri, dopo aver fatto l’ecografia, il dottore mi ha detto che non dovrebbero esserci problemi per l’inizio del campionato».
La sconfitta di Pordenone la analizza così: «Secondo me siamo usciti per tanti episodi negativi, parlando del gol in fuorigioco, il calcio di rigore non dato, quindi non ci dobbiamo demoralizzare per i dieci minuti in cui non abbiamo capito la situazione ma dobbiamo andare avanti per la nostra strada. Noi puntiamo al campionato».
A centrocampo la concorrenza è molto più forte specialmente con l’arrivo di Armellino: «Sicuramente viene a darci una grossa mano, in quel ruolo c’era già Arrigoni, in questi giorni che mi sono allenato con lui mi sono accorto che ha un grande tasso tecnico e quindi più forti siamo è meglio è, il campionato è lungo e abbiamo bisogno di tutti».
Nella prima gara c’è la Virtus Francavilla, l’avversario che l’anno scorso nel momento clou del campionato bloccò la corsa dei giallorossi e l’attesa è tanta: «Ci ricordiamo purtroppo molto bene della gara dell’anno scorso che ci ha impedito di allungare sul Foggia, mi ricordo che eravamo ancora davanti, e non vediamo l’ora che arrivi sabato per entrare in campo».
Il suo allenatore Rizzo è uno che conosce già l’impianto della squadra: «Il mister ci dice quello che dobbiamo fare in campo, senza stravolgere nulla perché alla fine la squadra è quella dell’anno scorso e ci fa lavorare sereni e tranquillo, è fiducioso in questo gruppo»
Il portoghese ha poi parole di elogio per il giovanissimo compagno di reparto Megelaitis: «Dimostra personalità in allenamento e anche nei pochi spazi che ha avuto in Coppa Italia e sicuramente ha un grande futuro davanti, ora come ora è chiuso da Armellino, Arrigoni, dalle scelte del mister ma è giovane e potrà crescere tranquillamente».
Un avvio di campionato da paura, dopo la Virtus, Trapani e Catania, due scontri diretti nelle prime tre giornate: «Secondo me è meglio trovarle all’inizio. Noi siamo quelli dell’anno scorso e ci conosciamo di più, loro hanno dovuto fare le squadre da zero e forse saremo avvantaggiati».
Infine sull’eventualità dello sciopero calciatori ha le idee molto chiare: «Penso che fanno bene a scioperare, perché ci sono tanti Over di esperienza, giocatori di qualità che stanno a casa per far posto a dei ragazzi che devono giocare per forza, non esiste la meritocrazia. Mi sembra giusto scioperare. Le squadre che vogliono fare un campionato di vertice tipo Lecce, Catania, devono essere obbligate a rispettare questi parametri, non capisco perché se il Lecce vuol giocare con 25 over non può farlo».
FONTE TRNEWS