LECCE (di M.Cassone) – Tre volti nuovi in Sala Stampa a Lecce, tre calciatori arrivati a sorpresa, frutto del lavoro sottotraccia mai scoperto da nessun operatore dell’informazione, due giovani di prospettiva ed un difensore centrale navigato che aggiunge esperienza in un reparto che l’anno scorso, specialmente sui calci piazzati, ha sofferto notevolmente.
Parliamo del 18enne nazionale lituano Linas Megelaitis, centrocampista che arrivò in Italia nel 2015 grazie alla Pro Vercelli e si mise successivamente in mostra al Torneo di Viareggio del 2016 con la maglia della Virtus Entella, prima di passare al Latina, dove ha esordito anche in B; del portiere classe ’95, Paolo Vicino che ha già difeso i pali di Bisceglie e Gravina; e del difensore centrale Antonio Marino classe ’88, nell’ultima stagione al Modena, cresciuto calcisticamente nell’Udinese ha vestito le maglie di Juve Stabia, Udinese, Ascoli, Reggina, Varese, Cittadella, Venezia, Pavia e Modena.
LINAS MEGELAITIS – «Quando il mio procuratore mi ha detto dell’offerta del Lecce sono stato felice di accettare e di fare parte di questa squadra che ha una grande storia e punta di andare in serie B, per me è una buona occasione di crescita, cercherò di fare del mio meglio per raggiungere l’obiettivo. Il mio ruolo? Sono un mediano a cui piace giocare la palla, ho una buona visione di gioco, e mi ispiro a Kroos. In questo momento sono nel giro dell’Under 21 del mio paese. Mi sono avvicinato al gioco al calcio perché il mio primo mister abitava a pochi metri da casa mia e giocavo con i suoi figli. L’anno scorso nel Latina ho giocato con il 4-3-3».
ANTONIO MARINO – «Sono orgoglioso di arrivare in questa piazza, per me è un’occasione importante perché vengo da una stagione in cui ho avuto un infortunio e ho tanta voglia di riscattarmi. Il problema dell’infortunio è superato, a metà febbraio mi allenavo già con la prima squadra, lottavamo per la salvezza e quindi siamo andati cauti ma dal 12 marzo ero già disponibile. Se conoscevo già Lecce? (sorride, n.d.r.) È impossibile non conoscere Lecce è una squadra importante del calcio italiano, e poi ci ho giocato da avversario negli anni passati, quando il Lecce era in serie B. Arrivo in un ambiente unico, i tifosi sono passionali ed essendo uno del sud, di Mazara del Vallo, quanto la gente sia attaccata alla squadra e al calcio. Sono un difensore centrale che all’occorrenza gioca anche come terzino sinistro. Terranova (giocò nel Lecce
2009-10 con promozione in A)? È amico mio, in questi giorni quando gli ho parlato del Lecce mi ha detto accetta subito senza pensarci. In questi anni ho giocato sia con la difesa a 3 che a 4, ma preferisco giocare a 4. Conosco bene Cosenza con lui abbiamo giocato insieme nella Reggina; con lui ci completiamo, abbiamo caratteristiche diverse, il mio punto di forza è “l’anticipo”, poi preferisco far partire l’azione da dietro, come Cosenza invece, sono bravo nel colpo di testa. Rispetto a Cosenza sono meno aggressivo ma più preciso sulle giocate».
PAOLO VICINO – «Sono chiaramente orgoglioso di arrivare in una piazza come Lecce che ha un obiettivo ambizioso, mi sento inorgoglito per questo incarico; è la mia prima esperienza tra i professionisti, è una bella responsabilità ed è un piacere fare parte di questo gruppo. Sono giovane e penso che io debba migliorarmi sotto tutti gli aspetti tecnici, ho 22 anni, ho avuto il piacere di allenarmi già a Bisceglie con Gigi Sassanelli (il preparatore dei portieri del Lecce, n.d.r.), mi conosce e saprà come farmi migliorare. Per il mio arrivo a Lecce è stato molto importante il mister
e ci tenevo a ringraziarlo pubblicamente per la fiducia. I miei compagni di reparto? Conoscevo Chironi, ho giocato contro, lui a Nardò ed io a Bisceglie, ed è un grande portiere nonostante i suoi vent’anni, Perucchini ho avuto il piacere di ammirarlo nelle gare giocate con la maglia del Lecce».