LECCE (di Carmen Tommasi) – Una doppietta personale per il terzo gol stagionale di Davis Curiale e una corsa sfrenata sotto la Curva Nord, con il forte desiderio di stringerla forte: “Volevo fare gol sotto la Nord, ecco perché dopo la seconda marcatura ho corso verso la parte opposta del campo. Facendo così, quindi, sono riuscito ad abbracciarla lo stesso (si riferisce alla Curva, ndr). Questo pomeriggio mi sono tolto un peso enorme, ci tenevo tanto a fare gol in casa e farlo oggi, in questo modo, in una partita così importante è stato bellissimo. Voglio ricordare però –spiega l’attaccante ex Trapani- che per aiutare questa squadra sono rientrato in campo prima del previsto dopo l’infortunio al ginocchio in una condizione fisica non ottimale. Ho sempre dato tutto per aiutare i miei compagni, adesso sto bene e voglio dimostrare tutto il mio valore. Il secondo gol è stato una vera e propria liberazione. Abbiamo fatto una grande partita, perchè nella ripresa il Benevento non ci ha quasi mai messi in difficoltà”.
DOPPIETTA AL BACIO – Due gol sicuramente di pregevole fattura: “Il secondo è stato il più difficile, perché mi sono dovuto coordinare con la speranza che il difensore non la toccasse. Un piccolo rammarico è quello di non aver segnato sotto la nord: al calcio d’inizio quando ho visto la scelta di campo ci ho pensato, ecco perchè ho corso per tutto il campo; per abbracciare tutti i tifosi. Dedico le reti a tutte quelle persone che mi sono state vicino in questo momento, soprattutto la mia famiglia. Il sottomaglia con la scritta ‘Scusate il ritardo’?Eh si… (sorride, ndr)”.
IN CORSA – Un campionato sempre più equilibrato quello del girone C: “Il Foggia? Ha dimostrato di essere una grande squadra e se la giocherà fino alla fine, così come noi e la Casertana. In casa stiamo costruendo il nostro futuro e dobbiamo continuare in questo modo. Il calciomercato? Io non ho letto voci che mi riguardano. Sto bene a Lecce, voglio dimostrare tutto il mio valore e non voglio andare via da sconfitto. L’ho già detto circa due settimane fa…”.