LECCE (di Carmen Tommasi) – Ora tutto si sposta a Firenze dove martedì 13 e mercoledì 14 si disputeranno le semifinali e il 17 la super finalissima, in gara unica. Nel fascinoso stadio “Artemio Franchi” per continuare a sognare: Parma, Pordenone, Alessandria e Reggiana sono le qualificate alle Final Four di Lega Pro.
LA FAVORITA? – Il Parma vola in semifinale meritatamente: per salire in serie B dovrà battere a Firenze il Pordenone e la vincente di Reggiana-Alessandria. I crociati a Lucca hanno bissato il risultato dell’andata, 2-1, ed eliminato i toscani al termine di una gara controllata senza grandi problemi dall’inizio alla fine davanti a 6400 spettatori di cui mille arrivati Parma. Prima il vantaggio di Baraye al 13′ del primo tempo, il veloce pari su punizione dei rossoneri e poi a inizio ripresa il vantaggio definitivo di Edera appena entrato al posto di Lucarelli. La robusta squadra del tecnico Roberto D’Aversa, come già evidenziato in campionato, si conferma attenta e sul pezzo nelle sfide che contano, quelle in cui l’esperienza e il tasso tecnico dei giocatori fanno spesso la differenza. Non sempre, ma il più delle volte è proprio così.
PARI E … – Tra Cosenza e Pordenone è solo 0-0 al “San Vito Marulla”: i ramarri strappano così il pass per le Final Four. Secondo tempo sulla falsa riga del primo. Il Cosenza ha creato e ci ha provato, ma è apparso perennemente poco cinico e troppo sfortunato sotto porta. Gli ospiti, dal canto loro, hanno saputo gestire bene il vantaggio acquisito nel match d’andata. 1-0 con il gol di Daniel Semenzato.
LIVORNO K.O – Gara ricca di emozioni tra Reggiana e Livorno. Servono ben 120 minuti più recupero per decretare la squadra che approda in semifinale. Sarà la squadra di Reggio Emilia, che pareggia in rimonta per 2-2 grazie ad una rete di Marco Guidone nei tempi supplementari. I regolamentari si erano chiuse sull’1-2 a favore del Livorno, equilibrando il medesimo punteggio ottenuto dagli emiliani all’andata. La squadra toscana sfrutta un pessimo primo tempo dei padroni di casa, siglando due reti fotocopia, con Franco e Borghese, entrambe su assist di Galli da calcio di punizione. La Reggiana però rientra dagli spogliatoi con tutt’altro spirito. Dopo alcune occasioni e anche una traversa, Spanò conquista un calcio di rigore che viene trasformato da Cesarini. Squadre in equilibrio, che non si spezza fino alla conclusione dei 90 minuti, con incluso salvataggio miracoloso di Spanò su tiro a porta vuota di Valiani. Nel primo tempo supplementare Carlini e Guidone si inventano uno scambio di prima che coglie di sorpresa la retroguardia amaranto e permette all’attaccante di siglare il gol più importante del match, quello decisivo.
ADDIO AL SOGNO – Alessandria-Lecce era il match più atteso dei quarti, ovvero una finale anticipata Allo stadio Moccagatta si ripartiva dall’1-1 dell’andata e ci sono voluti i calci di rigore per decidere il nome della semifinalista dei playoff: dopo sei penalty per squadra, l’ha spuntata l’Alessandria 5-4, decisivi gli errori di Costa Ferreira e Ciancio. In semifinale, la squadra allenata da Pillon affronterà la Reggiana. Finisce immeritatamente il sogno Serie B del Lecce, dopo una stagione da protagonista nel girone C. La squadra di Robertino Rizzo si lecca le ferite, si dispera, ripensa a ciò che non è andato per il verso giusto, ai gol fatti, a quelli non segnati e viene applaudita a fine gara da chi, i suoi tifosi più cari, amano i colori giallorossi più di ogni altra cosa. Arrivederci alla prossima stagione: è questa la dura legge del calcio. Molto simile a quella della vita.