LECCE (di M.Cassone) – Tutto in una notte, di fronte a 10528 spettatori, tutto in 95 minuti, di fronte al proprio pubblico, emozioni, speranze e sogni. Il Lecce di Rizzo passa il turno giocando un buon calcio, sempre all’attacco, contro l’ottima Sambenedettese di Sanderra che nell’arco dei due incontri si è dimostrata avversaria degna di rispetto e onore. Unica pecca della serata il gol che non è arrivato… ma loro, i giallorossi avrebbero meritato di farne almeno due. Si va avanti, si approda ai quarti e domani pomeriggio alle 15:30, conosceranno il nome del prossimo ostacolo da superare prima di poter sognare Firenze e una promozione che brucia nelle vene.
PRIMO TEMPO – La gara inizia dopo un minuto di silenzio, così come su tutti i campi, in memoria del responsabile Can B ed ex arbitro Stefano Farina scomparso improvvisamente all’età di 54 anni.
Arbitra il sig. Andrea Giuseppe Zanonato di Vicenza coadiuvato dai signori Antonio Santoro e Antonello Mangino entrambi della sez. Roma 1; il quarto ufficiale di gara è il sig. Daniel Amabile di Vicenza
Sanderra schiera con il 4-3 -3 Pegorin; Rapisarda, Radi, Mori, Ntow; Vallocchia, Bacinovic, Lulli; Mancuso, Sorrentino, Agodirin.
Rizzo rispetto alla gara di andata sceglie Drudi al posto di Giosa e Doumbia al posto di Torromino e manda in campo con un modulo a specchio rispetto all’avversario: Perucchini; Lepore, Cosenza, Drudi, Ciancio; Costa Ferreira, Arrigoni, Mancosu; Doumbia, Caturano, Pacilli.
Passano appena 17 secondi e Doumbia scatta e si ritrova a tu per tu con Pegorin calcia ma il portiere salva il risultato. I giallorossi pigiano sull’acceleratore e al 2° vanno vicinissimi ancora al gol: Mancosu verticalizza per Costa Ferreira che calcia a colpo sicuro ma Pegorin, così come fece all’andata su Pacilli, si traveste da “Garella” e salva con i piedi.
Il copione della gara è chiaro, a fare la partita sono i padroni di casa con gli ospiti che si difendono e provano a ripartire.
Al 13° break dei marchigiani: Vallocchia prova il tiro dai 30 metri ma termina abbondantemente fuori. Passano 30 secondi e ci riprova ancora e colpisce la traversa.
Al 15° brutto fallo di Mori su Caturano ma l’arbitro concede soltanto la punizione senza estrarre il cartellino.
Al 19° Caturano recupera palla e con uno stop a seguire salta l’avversario di turno e calcia dai 20 metri ma la sfera termina fuori, alla destra di Pegorin.
Con il passare dei minuti gli ospiti prendono coraggio e crescono come intensità. Al 21° incursione di Ntow che calcia in porta ma trova Cosenza sulla traiettoria che devia in angolo, sugli sviluppi ripartenza del Lecce fermata a centrocampo con un fallo.
Al 24° giallo per Lepore per un’entrata irruenta su Mancuso.
Al 30° Lepore direttamente su calcio d’angolo impegna Pegorin che si salva con la punta delle dita ancora in corner. Sugli sviluppi azione confusa in area con Mancosu ma va giù ma il collaboratore dell’arbitro segnala una posizione di fuori gioco.
Al 34° Cosenza recupera di testa il pallone e lo fa arrivare a Costa Ferreira in area che viene letteralmente investito dai centrali marchigiani, sembra un evidente calcio di rigore ma per l’arbitro ancora una volta non c’è nulla di strano.
Al 39° Pacilli la mette in mezzo in maniera velenosa e Pegorin si salva. Il Lecce continua a pressare ma i minuti passano e le reti restano inviolate. Al 40° Doumbia semina panico e avversari e crossa morbido in mezzo per la testa di Caturano che non riesce a fare centro.
Al 43° Radi batte un calcio di punizione dai 20 metri per un fallo di Arrigoni e Perucchini si salva in angolo. Allo scadere Caturano ci prova ancora ma non ha fortuna. dopo un minuto di recupero termina sullo 0-0.
SECONDO TEMPO – Il ritmo è alto dai primi minuti, si ricomincia con una grande occasione per il Lecce: al 48° Doumbia recupera palla in difesa e vola in avanti e si ritrova con nella condizione di lanciare a rete i compagni ma preferisce tirare e Pegorin si salva.
I ragazzi di Rizzo non fanno calcoli, giocano per vincere, gli avversari devono vincere e quindi entrambe le compagini giocano a viso aperto.
Al 63° giallo per Bacinovic per fallo su Costa Ferreira.
Al 65° primo cambio per gli ospiti: fuori Agodirin dentro Di Massimo. Risponde Rizzo al 67° con Marconi al posto di Caturano.
Al 68° Lecce vicino al gol: Mancosu viaggia per vie centrali e serve Doumbia, il franco maliano la mette in mezzo per Marconi che impegna severamente Pegorin.
Al 74° ancora una buona giocata giallorossa: Marconi spizza per Doumbia che recupera la sfera e la cede a Ciancio che crossa per Pacilli che si vede negare la gioia del gol con la sfera deviata in angolo. Sugli sviluppi Cosenza prova la conclusione ma la porta è stregata.
Al 76° secondo cambio per Rizzo: fuori Pacilli dentro Giosa, e passa Drudi a destra sulla linea difensiva e Lepore sulla linea avanzata.
Al 79° secondo cambio per la Samb: fuori Vallocchia dentro Bernardo.
Al minuto 83 Pegorin compie un vero miracolo su un colpo di testa ravvicinato di Marconi.
Giallo per Arrigoni per un fallo su Di Massimo al 84°.
Terzo cambio per la Samb: fuori Rapisarda dentro Damonte al 86°.
Rizzo risponde al 87° con Torromino al posto di Doumbia.
Il Lecce chiude in avanti sprezzante del pericolo, col pareggio è già qualificata ma cerca il gol, anche in modo incosciente, perché se dovesse subirne uno uscirebbe dalla competizione.
Al 90° giallo per Marconi per fallo tattico.
Nel primo minuto di recupero galoppata di Ciancio che potrebbe servire Marconi o Torromino ma calcia e lo fa male. Passano appena 40 secondi e Lepore la mette in mezzo per Marconi che sbaglia da due passi.
Quattro minuti di fuoco, quattro minuti di tensione, nessuna delle due molla, il Lecce continua a non accontentarsi del pareggio e si riversa in avanti… non segnerà ma si potrà dire un giorno che questa squadra ha lottato fino alla fine e ha superato in maniera meritata il turno.
I giallorossi vengono osannati da un Via del Mare caldissimo che sembra quello dei tempi più belli che chiude con il coro dei cori: “Portaci a Firenze, Robertino portaci a Firenze”.
TABELLINO
LECCE – SAMBENEDETTESE 0-0
LECCE (4-3-3): Perucchini; Lepore, Cosenza, Drudi, Ciancio; Costa Ferreira, Arrigoni, Mancosu; Doumbia (87°Torromino), Caturano (65°Marconi), Pacilli (76° Goiosa). A disposizione: Bleve, Chironi, Vitofrancesco, Agostinone, Tsonev, Giosa, Monaco, Maimone, Fiordilino. Allenatore: Rizzo
SAMBENEDETTESE (4-3-3): Pegorin; Rapisarda (86° Damonte), Radi, Mori, Ntow; Vallocchia (79° Bernardo), Bacinovic, Lulli; Mancuso, Sorrentino, Agodirin (65° Di Massimo). A disposizione: Morelli, Di Pasquale, Di Filippo, Grillo, Sabatino, Pezzotti, Ferrara, Mattia, Damonte, Aridità. Allenatore: Sanderra
ARBITRO : sig. Andrea Giuseppe Zanonato di Vicenza
ASSISTENTI : sig. Antonio Santoro di Roma 1 e sig. Antonello Mangino di Roma 1
QUARTO UFFICIALE: sig. Daniel Amabile di Vicenza
MARCATORI:
AMMONITI: 24° Lepore (L), 63° Bacinovic (S), 67° Vallocchia, 84° Arrigoni (L), 90° Marconi (L)