LE PAGELLE, Lecce-Samb: promossi e bocciati tra i giallorossi

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LECCE (di Carmen Tommasi) – Avanti così. Il Lecce stacca il biglietto per i quarti di finale playoff e una buona Samb torna a casa a mani vuote. La gara di ritorno degli ottavi di finale, in un Via del Mare con 10.528 spettatori totali, finisce 0-0. Dopo un bel primo tempo, con numerose occasioni da rete più per i padroni di casa che per gli ospiti, si va negli spogliatoi sullo 0-0. Secondo tempo con le due squadre che si affrontano sempre a viso aperto, ma la porta sembra “stregata” (con  Pegorin che è stato sicuramente il migliore in campo dei marchigiani). Tante occasioni gol anche nella ripresa (quasi tutte giallorosse).

Passano il turno i salentini, perchè a parità di punteggio e di differenza reti, dopo i 180′, per il regolamento si qualifica la squadra meglio piazzata nella rugular season (all’andata era finita 1-1). Adesso si aspetta il sorteggio di domani pomeriggio, alle ore 15:30, per capire quale squadra affronteranno capitan Franco Lepore e soci nei quarti.

Le pagelle:

FILIPPO PERUCCHINI: DECISO E DECISIVO. Ci mette la massima attenzione nelle poche situazioni in cui viene chiamato in causa, ma la parata sulla punizione di Radi vale da sola il biglietto del match. VOTO 7.

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I gialorossi prima del fischio d’inizio, foto Pinto

FRANCO LEPORE: ORDINATO. Il capitano gioca la sua dignitosa partita in quello che ormai è diventato il suo nuovo ruolo. Va vicinissimo al gol direttamente da calcio d’angolo, ma il solito Pegorin c’è. VOTO 6.5.

FRANCESCO COSENZA: DETECTIVE. Fa sempre il suo dovere e lo fa nel migliore dei modi. Quando i compagni di reparto sono in difficoltà prova a metterci una pezza. Potrebbe andare anche in gol, ma sbaglia (colpevolmente) tutto. VOTO 6.5.

MIRKO DRUDI: RIENTRO FORTUNATO. Parte a sorpresa titolare e prende il posto del più esperto Giosa, ma nei primi minuti sembra esageratamente traballare. Poi, però, fa tutto bene. VOTO 6.5.

SIMONE CIANCIO: IN PALLA. Non si risparmia in nessuna delle due fasi e lascia il campo da gioco stremato. Cerca anche il gol, ma la manda fuori (con Marconi che era tutto solo). VOTO 6.

COSTA FERREIRA: APPARISCENTE. Mancosu lo invita a “nozze” ad inizio match, ma lui spara sul portiere marchigiano. Regge però, ed anche bene, per tutta la gara. VOTO 6.5.

ANDREA ARRIGONI: SERIOSO. Imposta il gioco e cerca di mettere ordine in mediana: tocca tantissimi palloni, anche se non lo fa sempre nel migliore dei modi. Una gara, comunque, molto generosa. VOTO 6.

MARCO MANCOSU: SPENTO. Parte subito forte e ha delle buone idee: si danna per la squadra, ma la prestazione odierna non sembra essere positiva perchè perde in pericolosità e spigliatezza con il passare dei minuti. VOTO 5.5.

MARIO PACILLI: ON-OFF. Lotta come un dannato lì davanti e prova a fare qualcosa di buono (soprattutto in fase di ripiegamento a discapito della sua “vena” offensiva). La classe non è acqua e lui ne ha da vendere, ma non sempre (questa) sembra essere utile alle dinamiche della squadra. VOTO 6.

SALVATORE CATURANO: INNOCUO. Lotta come un leone e cerca anche il gol. Spende tante energie e lascia, poi, spazio al compagno Marconi. Troppo impreciso sotto porta ed è un gran peccato. Sufficienza di “fiducia”. VOTO 6.

ABDOU DOUMBIA: IMPRENDIBILE. Pronti-via e l’ex Parma prova subito ad impensierire Pegorin che para. Stessa occasione avuta all’inizio del secondo tempo. Dudù, come lo chiamano i compagni di squadra, sembra avere tra i piedi sempre la soluzione giusta ed è un elemento utilissimo al gruppo. VOTO 7.

MICHELE MARCONI (22′ st): IMPRECISO. Entra e si rende subito pericoloso (ma anche poco dopo): un giocatore che in qualsiasi altra squadra giocherebbe sicuramente titolare.  VOTO 6.

ANTONIO GIOSA (dal 31′ st): CARICO. Entra bene in partita in un momento non facile. s.v. 

GIUSEPPE TORROMINO (dal 43′ st) s.v.

Allenatore ROBERTO RIZZO: AVANTI TUTTA. Nella gara più importante della stagione schiera la migliore formazione possibile, o meglio quella più in salute, e sin dai primi minuti l’approccio alla gara è quello giusto. La sua squadra crea tantissimo, ma non riesce a segnare e ad essere precisa sotto porta. Ci mette, però, il cuore ed è già un passo in avanti. VOTO 6.5.

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