LECCE (di Carmen Tommasi) – Estremamente deciso in campo e altrettanto determinato con le parole fuori dal rettangolo verde. Antonio Giosa, dopo l’ultima gara casalinga di campionato con l’Andria, azzera tutto e si prepara per i delicati playoff: “Che voto darei al mio campionato? Non è ancora finito. I voti, secondo me, lasciano il tempo che trovano. Magari fai ua buona stagione, poi ai playoff fai completamente schifo e tutto cambia. Diciamo che il primo obiettivo -ha spiegato il difensore centrale giallorosso, 30 presenze in campionato- della stagione è sfumato ed i bilanci si fanno a bocce ferme, ora pensiamo ai playoff in cui si azzera tutto”.
RICORDANDO … – Al difensore potentino, classe ’83, gli spareggi playoff in passato hanno portato bene: “Io ho un ricordo straordinario di quelli vinti con il Como: entrammo all’ultimo minuto dell’ultima giornata, battendo prima il Benevento in una gara secca e poi il Bassano. Eravamo allenati da mister Sabatini e arrivammo molto bene fino all’ultimo, mentre quando indossavo la maglia dell’Avellino andammo in serie B per la via principale nella stagione 2012-13″.
TANTE DIFFICOLTÀ – Servirà, quindi, tanto impegno e determinazione: “Sono dell’idea che ci sono tantissime varianti per andare bene in questi playoff, poi quelli di quest’anno saranno una vera e propria roulette russa. La condizione mentale sarà fondamentale ovviamente: bisogna andare in campo con convinzione e anche con un pizzico di sfrontatezza che non guasta mai. Oltre al cosiddetto fattore c… (sorride, ndr). Non bisogna trascurare, però, nemmeno la condizione fisica, visto che le partite si giocheranno con il caldo e non sarà facile”.
LAVORARE SODO – In attesa della prima gara, in cui i giallorossi nel secondo turno incontreranno la vincente di Gubbio-Sambenedettese, bisognerà allenarsi duramente: “Le ultime tre gare stagionali non fanno molto testo perché eravamo senza obiettivi e poi eravamo con qualche problemino fisico, me per primo. Eravamo in una fase di assestamento e non ci abbiamo messo la giusta intensità. Ora iniziamo a lavorare e abbiamo tutto il tempo per arrivare come si deve. Nei playoff si azzera tutto ed è difficile fare dei pronostici. Ma sono dell’idea che è meglio avere delle qualità tecniche che non averle proprio. Posso solo dire che ci sono squadre molto attrezzate. Troppi gol presi su palle inattive? Si, lo sappiamo e ci stiamo lavorando su…”.