LECCE (di Carmen Tommasi) – Il Lecce del salentino Robertino Rizzo, per il secondo turno dei playoff, il 21 maggio l’andata e il 24 il ritorno, dovrà affrontare la vincente di Gubbio-Sambenedettese che si affronteranno nel primo turno ad eliminazione diretta di domenica 14 maggio; secondo il regolamento, alla squadra di casa per qualificarsi alla seconda fase basta anche un pareggio al termine dei 90 minuti. In campionato due vittorie nette per la Sambenedettese: nella gara di andata il 13 settembre 2016 espugna il Barbetti di Gubbio per 3-1 con reti di Berardocco, Sorentino e Sabatino, e con il gol di Ferretti per gli eugubini. Nella gara di ritorno tra le mura amiche, il 29 gennaio 2017 termina per 2-0 con reti di Vallocchia e Mancuso.
IL GUBBIO – Team retrocesso in serie D nella stagione 2014/2015, ha ottenuto la promozione diretta col mister Giuseppe Magi, proprio al primo colpo. Il tecnico veniva da un altro campionato vinto dalla D alla Lega Pro con la Maceratese. La squadra neopromossa, inserita nel girone B come matricola, ha ottenuto molto più di quello che la società aveva programmato, una salvezza anche all’ultima giornata. Formazione giovane composta da ben 8 calciatori che avevano vinto la serie D, più diversi giovani e qualche esperto che veniva da campionati non esaltanti in terza serie.
Il girone d’andata è stato chiuso con 32 punti e con 8 vittorie in trasferta ha ipotecato la salvezza. Il ritorno, invece, è stato a corrente alternata ma ciò nonostante la truppa di Magi si è classificata subito dietro le big del campionato: Venezia, Parma, Pordenone, Padova e Reggiana. Durante la stagione si sono alternati vari moduli il 4-3-3, il 4-3-1-2 e il 3-5-2. È una squadra che cerca di arrivare al gol tramite il gioco, con Ferretti autore di 13 realizzazioni. È la 5^ squadra nel minutaggio dei giovani.
Nel club della città dove è stata girata la famosa serie tv “Don Matteo”, come preparatore atletico c’è un salentino ex Lecce, Francesco Negro. Gli eugubini, nell’ultima gara di ieri con il Modena hanno vinto 3-2, un successo che vale il definitivo sesto posto in classifica e quindi il vantaggio di giocare tra le mura amiche la prima fase dei play-off domenica prossima contro la Samb.
LA SAMBENEDETTESE – Piazza storica e caldissima che dopo aver festeggiato il ritorno tra i professionisti, con un allenatore sambenedettino, Osvaldo Palladini, si è ritrovata, dopo il fallimento del 2009, al primo posto in classifica a ottobre; in città sale la febbre, le speranze e le illusioni ma poi arriva il vistoso calo e le delusioni. Il 3 gennaio 2017, Palladini, per il bene della sua squadra del cuore si dimette.
Decisione causata da quello che dicono i ben informati da una spaccatura nello spogliatoio e da un rapporto non più idilliaco col Presidente, lo fa nonostante la squadra si ritrovi all’Ottavo posto nel girone B della Lega Pro, in piena zona play-off, tutto in linea con i programmi tranne le emozioni che da positive diventano negative e lasciano uno strascico di malinconia nei tifosi. Al suo posto arriva Stefano Sanderra ma la sua squadra non brillerà mai e viene anche contestato nelle ultime domeniche.
La Samb gioca col 4-3-3 ma tranne il fertile Leonardo Mancuso, che è il capocannoniere dell’intera Lega Pro con 22 reti, ed ha già firmato un triennale col Pescara, è poca cosa. In rosa c’è l’ottimo esterno Di Massimo, talento molto amato dai tifosi e Bacinovic arrivato a gennaio dalla Ternana. È una squadra in forte calo motivazionale e anche fisico ma siccome contro le grandi ha sempre dimostrato di avere la marcia in più, pareggiando con Parma e Venezia e vincendo con il Padova e la Reggiana, potrebbe diventare una scheggia impazzita negli scontri diretti dei playoff, dove non ci sarà nulla di semplice per nessuno. I possibili prossimi avversari dei giallorossi hanno chiuso il campionato battendo 2-1 nel finale il Pordenone e chiude al settimo posto il girone B di Lega Pro.
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