LECCE (di M.Cassone) – Tanto tuonò che alla fine piovve… La società di Via Col. Costadura a due giornate dal termine della regular season affida la guida tecnica della squadra a Roberto Rizzo, un salentino doc, uno che ama quella maglia in maniera viscerale.
Una decisione che arriva a margine dell’ennesima prova imbarazzante contro il Messina e che forse sarebbe anche dovuta arrivare prima. Pasquale Padalino viene sollevato dall’incarico in un clima di contestazione molto duro.
L’arrivo di Roberto Rizzo, che è parte integrante della storia giallorossa sia da calciatore e sia da allenatore, con dei ricordi indelebili legati alla Primavera dei miracoli e poi alla prima squadra, dovrebbe riportare calma e serenità in tutto l’ambiente, permettendo alla squadra di lavorare in maniera serena e profonda per prepararsi nel migliore dei modi ai playoff che sono, ora come non mai, un obiettivo da inseguire con tutte le forze.
Il 55enne allenatore di San Cesario di Lecce ha il difficile compito di dare quello scossone che società e tifosi si aspettano.
I calciatori dovranno fare in fretta, anche per loro è giunto il momento di guardarsi negli occhi e di gettare, con coraggio, voglia e sudore, il cuore oltre l’ostacolo. Tanti errori sono stati commessi e sarebbe ingrato dare la croce solo al tecnico foggiano che comunque ha conquistato un secondo posto in un girone in cui il Foggia ha dominato con una media punti altissima, però il calcio è questo: paga sempre l’allenatore, fa parte del gioco, fa parte di questo lavoro. Padalino paga il mancato feeling con l’ambiente ed un carattere all’apparenza rude. Lecce ama le persone che ragionano col cuore.
In questo momento bisogna urgentemente tuffarsi nel presente e pensare al futuro senza porsi domande particolari o pensare a quello che è accaduto, oppure poteva accadere e non è stato, bisogna guardare al domani con ottimismo.
Inizia un nuovo capitolo importante per il Lecce: si volta pagina sul libro di storia.
Roberto Rizzo è un uomo di carattere ma sa sorridere e sicuramente riuscirà a riportare il sereno in un ambiente deluso e amareggiato; ha accettato una sfida difficilissima con coraggio e per questo merita rispetto.
Mettiamo da parte tutto e lasciamolo lavorare, perché la chiave di ogni successo è il lavoro, il sudore, l’impegno e la voglia, facciamolo lavorare in un clima sereno, poi sarà il campo a dare il verdetto finale.
Non dimentichiamo che in serie B si va anche attraverso la porta dei playoff.
Avanti tutta, con ottimismo. E poi, accada ciò che deve accadere.
