LECCE (di Carmen Tommasi) – È tempo di big match: una partita come tutte da tre punti ma dal valore e dal sapore molto più importante. Domenica 19 marzo, il giorno della festa del papa, alle ore 14:30 nel coreografico “Zaccheria” per la 30^ giornata andrà in scena la gara tra Foggia e Lecce. Rossoneri allenati dal verace Giovanni Stroppa che hanno fatto dello stadio casalingo il loro bunker, conquistando la maggior parte delle vittorie del campionato. All’andata allo stadio Via del Mare, lo scorso 31 ottobre, è finita con un pari e patta che non ha scontentato nessuna delle due formazioni, almeno alla prima apparenza.
Il calcio di Stroppa non è dissimile da quello dell’ex De Zerbi, lo differenziano alcune peculiarità dettate da una visione meno estrema della filosofia di gioco. Difesa sempre alta ma maglie meno larghe, protezione più bassa del centrale di centrocampo ed esterni offensivi leggermente più liberi di svariare. Il modulo base, e marchio di fabbrica del tecnico dei dauni, è il 4-3-3, proprio come quello del mister giallorosso Pasquale Padalino. Un allenatore, anche lui, di impostazione “zemaniana” con una mentalità di gioco che porta ad una serie continua di attacchi alla porta avversaria con occasioni create a ripetizione. Un tecnico che ricorre spesso agli attaccanti esterni che giocano sulla fascia opposta al proprio piede preferito, i destri a sinistra e viceversa, per favorire gli accentramenti e le sovrapposizioni. Squadra molto compatta, quadrata e a spiccata trazione anteriore, ma comunque bilanciata tra le due fasi. Occhio a Mazzeo bomber già a doppia cifra, a Sarno e a Deli rispettivamente 8 e 5 gol prima della gara contro il Monopoli della 29^ giornata.
Una partita da vincere a tutti i costi per le due formazioni che hanno un solo obiettivo e pensiero per la testa: la promozione diretta in serie B e per conquistarla devono dare delle loro meglio anche negli scontri diretti.
https://www.youtube.com/watch?v=jIp64oxDMgE