LECCE (di A. Del Toro) – Abbiamo chiamato, nel pomeriggio, il direttore sportivo del Benevento Salvatore Di Somma per cercare di capire bene in che fase fosse la trattativa per il ritorno di Perucchini a Lecce. Proprio a noi aveva dichiarato incedibile il portiere scuola Milan (LEGGI QUI), poi grazie all’intermediazione del presidente Sticchi Damiani, il presidente del Benevento aveva deciso di sbloccare l’operazione.
Di Somma ci spiega cosa è accaduto dopo:
“Innanzi tutto vorrei dire che non è Di Somma che non vuole dare Perucchini al Lecce; mi dà fastidio leggere dai siti che sono contro il Lecce e devo sorbirmi tante parolacce. Ci tengo maledettamente che passi questo concetto, non sono io che non voglio cedere Perucchini al Lecce. I dirigenti del Lecce mi hanno mandato un messaggio chiedendomi la cortesia di una mano, ho risposto che sono propenso a darle anche tutte e due le mani. Quando ho spiegato il problema di avere il quarto portiere infortunato, loro mi hanno proposto uno dei loro due portieri a scelta, Bleve o Gomis. Noi abbiamo scelto Bleve per far partire Perucchini. Siamo d’accordo, Perucchini così può partire. Poi mi ha chiamato il direttore stamattina e mi ha detto – Bleve non te lo posso dare, va bene così, anche perché Perucchini ci è stato proposto dal procuratore, non l’abbiamo cercato noi – A questo punto però voglio chiarire questa cosa, perché non posso sopportare che da Lecce mi maltrattino, perché non va bene. Siamo rimasti d’accordo così: Perucchini non lo vogliono perché non mi vogliono dare Bleve. Io non posso prendere l’altro portiere e mi tengo Perucchini. Gomis l’avrebbero dato però io ho scelto Bleve perché devo fare attenzione a degli equilibri; Gomis non verrebbe a fare il terzo portiere, non accetterebbe di buon grado di essere l’alternativa a Cragno e Gori, perché vorrebbe giocare e potrebbero incrinarsi degli equilibri. Da parte mia e del Benevento c’è tutta la volontà di accontentare Perucchini. Mi piacerebbe che venisse a Lecce a risolvere qualche problema”.
