AGRIGENTO (di Carmen Tommasi) – Il Lecce batte l’Akragas 2-0 e torna nel Salento con i tre punti, dopo una gara non facile, soprattutto nei primi 45’. Il primo tempo finisce con un nulla di fatto, ma con i padroni di casa sicuramente più pericolosi sotto porta, ma con il Lecce bravo a controllare e a gestire bene il possesso palla. Sblocca il risultato al 58’ st il solito Salvatore Caturano ed è 1-0- . Al 59’ st Cosenza stende Longo appena entrato in area di rigore: doppio giallo per il difensore leccese e penalty per i siciliani, ma Palmieri sbaglia clamorosamente. Al 67’ il neo entrato Mario Pacilli invitato da Caturano non sbaglia e segna il suo quinto gol stagionale.
Le pagelle:
Lys Gomis: POCA “ROBA”. Salva alla grande il risultato nel primo tempo uscendo su Cochis e poi riposa, o quasi, fino al fischio finale. VOTO 6.5.
Simone Ciancio: COMPITINO. Partita ordinaria, con qualche sgroppata ma senza entusiasmare. VOTO 6.
Francesco Cosenza: INGENUO. Essenziale e onnipresente fino a quando resta in campo: perfettamente inserito nel “contesto” e salva un gol già fatto, ma poi stende Longo appena entrato in area di rigore: doppio giallo e penalty per i siciliani. VOTO 5.5.
Mirko Drudi: SAVOIR FAIRE. Fa il suo senza strafare, ma sicuramente non sfigura e non commette grossi errori (anche se si addormenta nell’azione pericolosa di Cochis). VOTO 6.
Sergio Contessa: POCO CONCENTRATO. Non ha modo di mettersi particolarmente in evidenza: il terzino sinistro salentino prova comunque a fare il suo. VOTO 5.5.
Radoslav Tsonev: SPARAGNINO. Rendimento non assicurato nelle ultime gare: il calo fisico e di idee nel baby talento bulgaro c’è e si vede. VOTO 5.
Luca Fiordilino: S’IMPEGNA. Grinta a centrocampo in una gara di controllo e con buone idee in fase di costruzione. Un elemento sicuramente di prospettiva. VOTO 6.5.
Marco Mancosu: TRASCINATORE. Non è un caso se le azioni più “veloci” del Lecce partono quasi tutte dai suoi piedi, anche se non sempre con buona fortuna. Male nel primo tempo, bene nella ripresa. VOTO 6.
Franco Lepore: TARANTOLATO. Viene preferito dal primo minuto a Pacilli come esterno destro offensivo nel tridente d’attacco e lui prova a fare del suo meglio fino al fischio finale. Cambia posizione, come ormai d’abitudine, in più occasioni durante il match. VOTO 6.
Salvatore Caturano: MARE IN TEMPESTA. Prestazione di quantità e qualità, con qualche segnale in senso contrario sono nel finale di partita (causa stanchezza). Mette a segno la 14esima rete stagionale e poi manda in gol il compagno Pacilli. In più, quando può, fa salire anche la squadra. VOTO 7.
Abdou Doumbia: GIOCOLIERE. Gioca più per i compagni che per sé stesso, ma oggi basta anche così. Si rende utile al gruppo e poi con l’espulsione di Cosenza lascia spazio al difensore Giosa. VOTO 6.
Mario Pacilli (dal 53’ st): PICCOLETTO TERRIBILE. Entra con la voglia e la determinazione giusta e centra appieno l’obiettivo, ovvero cambia in positivo la partita. Sigilla il risultato sul 2-0 grazie ad un invito al bacio del compagno Caturano e non esita a spedire in gol. Quinto gol stagionale e i tifosi sorridono, proprio loro che lo vorrebbero sempre in campo. VOTO 6.5.
Ferdinando Vitofrancesco (dal’ 58’ st): DIFENDE E ATTACCA. Entra con il piglio giusto e fa il suo: bene così. VOTO 6.
Antonio Giosa (dal 63’ st) OK. Quando entra gioca una partita d’ordine con buone giocate di prima per far ripartire le azioni dei suoi. VOTO 6.
Allenatore Pasquale Padalino: BUONA SOSTA, MISTER. Primo tempo spento poco propositivo, secondo da squadra matura e vincente. Non si potrà, però, regalare sempre così tanto agli avversari, ma il suo Lecce chiude in bellezza il 2016 e vince anche con un uomo in meno. VOTO 6.