LECCE (di Carmen Tommasi) – L’atteso derby tra Fidelis Andria e Lecce, valido per l’ultima giornata del girone d’andata, termina con un pari e patta dopo una gara molto combattuta fino al fischio finale. Dopo un primo tempo ad alti ritmi e sostanzialmente equilibrato nella ripresa le due squadre continuano ad affrontarsi a viso aperto, ma fanno fatica a trovate spazi e andare in rete. Match che finisce, infatti, a reti inviolate con le occasioni da gol più importanti avute dai padroni di casa.
Le pagelle:
Lys GOMIS: SULL’ATTENTI. Giornata dignitosa per l’ex Toro che, però, non è costretto agli straordinari. Alza il pallone sulla traversa su tiro da punizione di Volpicelli e salva il risultato, poi dice prontamente “no” ad Aya. VOTO 7.
Simone CIANCIO: SENZA STRAFARE. Partita ordinaria, con qualche sgroppata ma senza entusiasmare. Passa, poi, a sinistra nell’ultima frazione di gioco con l’ingresso di Vitofrancesco. VOTO 6.
Francesco COSENZA: BUONA GUARDIA. Nei momenti in cui la difesa traballa, lui risponde (quasi) sempre nel migliore dei modi. VOTO 6.
Antonio GIOSA: RAZIONALE. Gioca una partita d’ordine con buone giocate di prima per far ripartire le azioni dei suoi. Salva dal peggio i suoi nella ripresa con un intervento da cartellino “arancione”. VOTO 6.5.
Sergio CONTESSA: BADA AL SODO. Gara non eccelsa, di corsa e con tanti palloni importanti toccati, seppure non sempre a dovere. VOTO 5.5.
Radsolav TSONEV: ALTRUISTA. Gioca più per i compagni che per sé stesso, ma oggi basta anche così. VOTO 6.
Luca FIORDILINO: MINUZIOSO. Le azioni del Lecce partono spesso da lui, ma non sempre sa cosa fare. Dà una mano anche verbalmente ai compagni di reparto in una gara tosta per quasi tutti gli undici giallorossi. VOTO 5.5.
Marco MANCOSU: ORDINATO. Grinta a centrocampo in una gara di controllo. Molto utile come sempre per gli equilibri del match, anche se perde in sprint nel finale. VOTO 6.
Mario PACILLI: A VUOTO. Ritrova la maglia da titolare e disputa un match propositivo, di voglia e corsa. L’ex Cremonese, però, a volte sembra cantare fuori dal coro non riuscendo a saltare l’uomo, con Tito che spesso lo supera in velocità. VOTO 5.5.
Salvatore CATURANO: TIMIDO. Prestazione anonima, con qualche segnale in senso contrario sono nel finale di partita a giochi ormai fatti. VOTO 5.5.
Franco Lepore: CON FORZA. Il “senatore” non tradisce e il primo tiro importante del match, che costringe il portiere avversario a superarsi, è proprio suo, pur giocando a sinistra del tridente d’attacco. Entra con la giusta mentalità anche nella ripresa, ma la retroguardia di casa non è facile da superare. VOTO 6.
Antonio VUTOV (dall’82’ st) s.v.
Mattia PERSANO (dall’82’ st) s.v.
Ferdinando VITOFRANCESCO (dall’85’ st) s.v.
Allenatore Pasquale PADALINO: PUNTICINO. “Sarà una gara difficile”: così aveva detto alla vigilia il mister giallorosso e così è stato, ma nonostante ciò la sua squadra è riuscita a portare a casa un pareggio che, forse, sta più stretto ai padroni di casa. VOTO 6.