LECCE – (di Carmen Tommasi) – Kanoutè al 5’ e Izzillo al 38’ mandano sul 2-0 e k.o. nel primo tempo il Lecce di Pasquale Padalino nel big match dello stadio “Romeo Menti” con la Juve Stabia. Per i giallorossi è Mario Pacilli a mettere a segno il 2-1 e il pareggio è del neo-entrato centrocampista bulgaro Rodoslav Tsonev. Il match winner è Salvatore Caturano che segna il definitivo 3-2 e il Lecce porta a casa in rimonta tre punti fondamentali per il morale e la classifica.
Le pagelle:
LYS GOMYS: IMPOTENTE. Ne incassa due e poco può, forse, in entrambe le occasioni: fa tremare i suoi con un’uscita spropositata a metà ripresa e per il resto ha poco da fare. VOTO 6.
FERDINANDO VITOFRANCESCO: A DUE FACCE. A destra i campani affondano spesso, soprattutto nel primo tempo. La sfrontatezza degli avversari, forse, gli tolgono un pizzico di sicurezza nei primi minuti del match, come in occasione del disimpegno sbagliato nel primo gol, ma poi prende coraggio e sfodera una gara importante. VOTO 6.5.
FRANCESCO COSENZA: RAZIONALE. Dorme sul primo gol e Kanoutè lo brucia. Poi, si rifà sfoderando quello che meglio sa fare per tutto il resto del match. VOTO 6.
ANTONIO GIOSA: EFFERVESCENTE. Attento, elegante e spigliato: una pedina importante per la difesa salentina, in una giornata in cui fa fatica (ma solo in alcuni frangenti) ad impostare come deve. VOTO: 6.5.
SERGIO CONTESSA: DOCILE. Fa una cosa buona e l’alterna subito dopo con una negativa. Da rivedere, ma la sua spinta sull’out sinistro fa ben sperare. VOTO 6.
FRANCO LEPORE: CI CREDE. Poco preciso al tiro, ma si propone spesso, cerca di innescare le punte e di proporsi lui stesso. Ci crede fino alla fine e ci mette lo zampino sul 3-2. VOTO 6.
LUCA FIORDILINO: LOQUACE. Bene in regia. Lucido nella fase di interdizione, pulito nell’impostazione e questo soprattutto nella ripresa, dopo un primo tempo per niente soddisfacente (quasi da dimenticare). VOTO 6.
MARCO MANCOSU: MACCHINOSO. Tiene, ma non con la solita efficacia la posizione e, quando può, dà manforte in avanti, arrivando spesso e volentieri sulla trequarti avversaria. Prova anche ad impensierire il bravo Russo in una gara per lui non positiva. VOTO 5.
MARIO PACILLI: IMBAMBOLATO. Apatico ed in sordina per tutto il primo tempo ed anche oltre. Poi, si supera nel trasformare l’invito al gol, non facile, del compagno Torromino: è 2-1 e sono 4 i gol stagionali (tutti in trasferta ed uno più bello dell’altro) siglati dall’ex fantasista della Cremonese. Sufficienza piena, ma solo perchè ha avuto il merito di riaprire il match. VOTO 6.5.
SALVATORE CATURANO: PROVVIDENZIALE. L’ex Ascoli è diventato un pilastro fondamentale per i giallorossi. E non solo per i gol: fa continuamente a sportellate con i difensori avversari, crea spazi per i compagni e gioca con la squadra. Segna a gara ormai finita il gol vittoria (interrompendo il “digiuno” che durava dal 2 ottobre), il nono stagionale, e regala al Lecce i tre punti. VOTO 7.
GIUSEPPE TORROMINO: FRIZZANTE. Abbina qualità e quantità e, come Caturano, recupera un gran numero di palloni dietro le linee. Fa avanti e indietro senza sosta, sfiorando il gol e si rende uno dei più pericolosi nel primo tempo. Sufficienza di fiducia. VOTO 6.
RADOSLAV TSONEV (dal 53’ st): COME UN LAMPO. Ha il merito di portare i salentini, con un destro secco sul secondo palo, sul 2-2 . Aiuta, infine, la squadra a portare a casa il risultato a suon di assist e belle giocate. VOTO 7.
ABDOU DOUMBIA (dal 69’ st): INTELLIGENTE. Entra e partecipa subito all’azione del 2-2: fa il suo fino alla fine. Mister Padalino gradisce e applaude. VOTO: 6.5.
ANDREA ARRIGONI (dal 75’ st): ORDINATO. Conosce bene Fiordilino e in campo i due se la “intendo”. VOTO 6.
Allenatore PASQUALE PADALINO: EMOZIONI FORTI, PAZZESCHE. Il risultato pieno al suo Lecce mancava ormai dallo scorso 16 ottobre e da allora solo 1 sconfitta e tre pareggi. Indovina, questa volta tutti i cambi, e il Lecce con una bella vittoria in rimonta porta a casa tre punti pesanti ai danni delle vespe. VOTO 7.