LECCE (di M.Cassone) – Passione e storia, competenza e amore, perseveranza e convinzione, talento, serietà e risultati: Stefano Adamo nasce a Lecce il 20 aprile del 1961; si diploma in Ragioneria presso l’ITC Costa di Lecce, e poi consegue la laurea nel 1987 in Economia e Commercio nell’Università di Bari. Successivamente inizia un percorso accademico da “standing ovation continua” che parte dal lontano 1988 con l’attività di ricerca; nel 1998 ottiene l’idoneità nazionale di Professore associato di Economia Aziendale e assume servizio nella Facoltà di Economia dell’Università di Lecce. Nel 2001 viene nominato Professore straordinario, con ordinariato nel 2005. Riconosciuto tra i maggiori esperti nazionali di problematiche economico-contabili, dal 2002 al 2005 è il Vice-preside della Facoltà di Economia dell’Università di Lecce, fino a diventare Preside nel novembre 2005, fino all’aprile 2012. Vanta diverse pubblicazioni.
Schivo e riservato, serio e mai inopportuno, il professore Stefano Adamo cresce a pane, calcio e libri, e coltiva nel suo cuore un amore tanto grande da diventare indescrivibile: quello per i colori giallorossi. La sua passione è nel sangue, nel suo DNA, è figlio d’arte dell’indimenticato Attilio Adamo, grande maestro di sport e di vita. Fu lui a scoprire tanti campioni importanti: Brio, Bruno, Causio, De Vitis, Greco, Luperto, Miggiano, Mileti, Renna, Russo e Sensibile. Purtroppo, a causa di una fatalità assurda, morì a soli 47 anni a seguito delle gravi ferite riportate in un incidente che ancora oggi sembra irreale: era il 19 gennaio 1978, una domenica come tante e dopo il “campo” e il lavoro, mentre accompagnava alcuni dei suoi ragazzi a casa, fu fermato dai Carabinieri, per consegnare i documenti richiesti, attraversò la strada e fu travolto da un’automobile. Il suo nome è rimasto scolpito in ogni solco della memoria storica dell’Unione Sportiva Lecce e delle Juventina Lecce, il sodalizio calcistico che lui stesso fondò nel 1946, con cui raggiunse l’apice nel 1960\61, anno in cui nacque Stefano, conquistando il titolo di campione italiano juniores e ottenendo dalla federazione l’autorizzazione per aprire un centro di addestramento giovanile. La Juventina successivamente è stata ripresa, coccolata e riportata ad ottimi livelli dai figli Renzo e Stefano.
Il buon Attilio, si racconta, un giorno disse al figlio Stefano: “Tu devi studiare, il calcio giocato non è per te”, mentre incoraggiò Renzo a continuare, e anche qui la storia gli ha dato ragione perché Stefano è diventato un docente universitario di importante levatura nazionale, mentre Renzo fu uno dei più bravi della squadra Primavera. Non arrivò in prima squadra, ma vanta cinque presenze in Coppa Italia; fece il suo esordio il 1° giugno 1977 nella partita Lanerossi Vicenza – Lecce.
Stefano avvicinato da Saverio Sticchi Damiani ha deciso e accettato di portare tutta la sua competenza all’interno della cordata che ha rilevato il club giallorosso. È abituato a non far rumore ma, in modo educato e caparbio, riesce costantemente a raggiungere i risultati che si pone. Nel Luglio 2016 oltre ad essere il vice presidente del sodalizio di Via Col. Costadura assume la carica di supervisore del Settore Giovanile e della Scuola Calcio. E già, e si parla sempre di giovani, di speranze, di talenti da scovare, di valori da trasmettere contrassegnati da quei colori tatuati nell’anima: giallo e rosso… e, a proposito di nuove leve, di futuro e di sogni, Stefano ha un figlio, Lorenzo 18 anni, e due nipoti, i figli di Renzo, Andrea 17 e Attilio 22 anni che coltivano la stessa passione: il Lecce.
Vivere ogni attimo, ogni emozione, e costruire il futuro della propria squadra del cuore, sembra essere il tema dominante della famiglia Adamo. Una cosa è certa… i numeri sono fatti e il Professore Adamo è un Re dei numeri: ci sono tutti i presupposti per guardare avanti con ottimismo.
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