LECCE (di Carmen Tommasi) – In un Via del Mare con ben 17. 254 spettatori totali il derby tra Lecce e Foggia termina 0-0, dopo una gara in cui entrambe hanno fatto di tutto per vincerla, con la porta che è sembrata “stregata” sopratuttto per i padroni di casa. Pareggio che crea un'”atipica” situazione in classifica: Juve Stabia prima con 25 punti, poi Foggia, Matera e Lecce a 24.
MARCO BLEVE: SPENSIERATO. Una gara in cui il portierone salentino risponde nella giusta maniera quando c’è bisogno del suo aiuto. Viene impegnato da un tiro facile facile del primo tempo e, poi, poco altro. VOTO 6.
FERDINANDO VITOFRANCESCO: SO AND SO. Partita di attesa per tutto il primo tempo per l’ex Alessandria che fa fatica a dettare legge sulla fascia destra. Decisamente meglio nella ripresa, ma senza fare gli straordinari. VOTO 6.
FRANCESCO COSENZA: CON FORZA. Efficace e generoso come sempre: deja vù. VOTO 6.5.
ANTONIO GIOSA: LUCIDO. Ci mette sempre una pezza e nei momenti di maggiore pressione degli ospiti fa vedere tutta la sua esperienza e lucidità. Ferma Mazzeo nel migliore dei modi. VOTO 6.5.
SIMONE CIANCIO: MOLTO BENE. Pensa quasi solo a difendere ed in fase di spinta latita: stesso discorso già fatto nelle precedenti uscite. Prende di mira Chiricò e lo annulla. Ad inizio ripresa con un super intervento salva i suoi da un grosso pericolo. VOTO 6.5.
FRANCO LEPORE: CON IMPEGNO. Il capitano si sovrappone di continuo, anche oggi, con Pacilli sull’out destro, anche se spesso e volentieri viene chiuso e non trova sbocchi. VOTO 6.
ANDREA ARRIGONI: SENZA BUSSOLA. Fa fatica a dettare i tempi ai suoi e a far ripartire il gioco: questo soprattuto ad inizio primo tempo. In alcune occasioni, però, lo fa a dovere. Al 27′ della ripresa lascia spazio al giovane Fiordilino. VOTO 6.
MARCO MANCOSU: GENEROSO. Corre per due e cerca di creare superiorità numerica in mediana in una giornata di certo non facile per il centrocampo giallorosso, ma lui dice sempre la sua. Becca anche un palo che gli nega la gioia del gol. VOTO 7.
MARIO PACILLI: GIOCOLIERE: SU E GIÙ. L’ex Cremonese non si ferma mai e delizia il “Via del Mare” con tanto lavoro sporco per i suoi e giocate importanti. Lo si trova in tutte le zone del campo. Prova a sorprendere Sanchez nel primo tempo, ma è una telefonata per il portiere ospite. Perde di lucidità sul finire. VOTO 6.5.
SALVATORE CATURANO: A DIGIUNO. L’ex Ascoli non segna dai primi di ottobre, ma l’impegno e la determinazione non gli mancano di certo. Ha perso la “vecchia” cattiveria e lucidità sotto porta. VOTO 6.
GIUSEPPE TORROMINO: STATICO. Ha in almeno tre occasioni tra i piedi l’occasione per fare gol, ma la dea bendata non lo aiuta. Commette degli errori grossolani che non sono da lui. VOTO 5.5.
LUCA FIORDILINO (dal 27′ st) s.v.
RADOSLAV TSONEV (dal 41 st) s.v.
ABDOU DOUMBIA (dal 44′ st) s.v.
Allenatore PASQUALE PADALINO: PUNTICINO. Parte meglio il Foggia, ma poi il Lecce si sveglia, prende le misure e le prova tutte per vincerla. Tante occasioni da gol ed un attacco che è apparso poco cinico e lucido in fase realizzativa, proprio come a Catania. VOTO 6.