LECCE (di M.Cassone) – Abbiamo intervistato il dott. Alessandro Adamo, Amministratore Delegato dell’U.S. Lecce; con lui, abbiamo fatto il punto della situazione alla vigilia dell’incontro con la Reggina allenata da Karel Zeman, figlio di Znedek, un nome tanti ricordi.
- Come sta vivendo questo avvio di campionato? Sei gare 16 punti, secondo posto in classifica, 3 vittorie fuori casa.
«Lo vivo con la giusta serenità e il necessario equilibrio che un inizio di campionato richiede. I risultati e le prestazioni fin qui realizzati ci inducono a un cauto ottimismo nella consapevolezza che la strada è ancora lunga, lunghissima».
- Domenica al Via del Mare arriva la Reggina di mister Zeman, qual è il ricordo più bello che le viene alla mente ascoltando questo nome?
«Mi ricorda la stagione sportiva 2004/2005 quando alla fine del campionato raggiungemmo l’undicesima posizione in classifica. Fu una stagione esaltante anche perché decretò l’affermazione definitiva di numerosi calciatori del Lecce».
- Finalmente dall’avvio del campionato il Lecce giocherà dopo il Foggia che sarà impegnato a Matera; pensa che sia un vantaggio giocare conoscendo il risultato dell’avversario?
«Assolutamente no. Siamo ancora all’inizio della stagione regolare e conoscere o meno i risultati delle partite delle dirette concorrenti ha un’importanza trascurabile. L’unico nostro pensiero deve essere rivolto alla gara che dovremo disputare. Rispolvero un antico adagio: “fa quel che devi, accada quel che può”».
- Dopo la gara contro la Reggina ci saranno Vibonese e Virtus Francavilla. Un terno di gare abbordabili che potrebbero permettere al Lecce di agguantare la testa della classifica, questo almeno sulla carta. La domanda è, secondo lei, ci sono gare meno difficili di altre in questa categoria, pur tenendo conto dei diversi valori tecnici tra formazioni nate per salvarsi e altre costruite per vincere.
«Dico una ovvietà ma è necessario dirla: non facciamo tabelle e calcoli su ipotetiche future classifiche. Ogni gara è storia a sé. È innegabile che il tasso tecnico differisce tra alcune squadre e altre ma il risultato finale di ogni partita è la conseguenza di molteplici fattori che, talvolta, vanno al di là della qualità delle rose».
- Infine, come procede il suo lavoro certosino nella stanza dei bottoni?
«Siamo soddisfatti del lavoro lungo e proficuo fin qui svolto. Abbiamo posto le giuste fondamenta per dare all’US Lecce un futuro di conti in equilibrio e una sana gestione. La stagione in corso rappresenta il punto di svolta. La Società è ben strutturata, con un programma definito e pluriennale. Ci auguriamo che alla oculata gestione societaria si accompagni il risultato sportivo».