Emozione Bleve: “Quando paro sotto la Curva Sud davanti vedo un muro”

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Marco Bleve, portiere U.S. Lecce

LECCE (di Carmen Tommasi) – Ha il sole negli occhi quando parla della “sua” Curva Nord e sorride timidamente quando gli si chiede l’importanza di indossare la maglia da titolare del Lecce. Marco Bleve, il portierone giallorosso nato a San Cesario,  fa fatica ad esprimere con le  parole le proprie emozioni e sensazioni, ma le sue dichiarazioni sono chiare e decise: “Quando paro sotto la Curva Sud davanti vedo un muro che è la Curva Nord. Sono delle sensazioni bellissime e non ci sono parole -ha dichiarato – per descrivere tutto questo. Giocare davanti a 12.000 persone è impagabile e regala delle sensazioni uniche”.

AL TOP – In punta di piedi e lavorando sodo, l’estremo difensore, classe ’95, si è conquistato un posto da titolare nella squadra per cui ha sempre tifato e dove è cresciuto calcisticamente: “In questo campionato nelle prime partite sono partito in panchina, ma poi è capitata l’occasione a Melfi di giocare titolare ed ho continuato nelle due gare casalinghe Naturalmente, da parte mia spero di continuare così come è stato nelle ultime partite e di fare bene. Gomis? Mi ha fatto i complimenti anche dopo il match con la Juve Stabia. Non c’è alcuna rivalità, abbiamo un buon rapporto di amicizia e per nostra scelta siamo anche compagni di stanza in ritiro. La parata sul finire della gara con la Casertana? Su un nostro attacco c’è stata una loro ripartenza, Cosenza ha sfiorato la palla mettendo fuori gioco Lepore e poi sono riuscito a compiere quell’intervento. Sinceramente visto che la palla era rimasta in gioco, speravo che sul ribaltamento di fronte riuscissimo pure a segnare”.

LA CAPOLISTA –  Il Foggia sembra non volersi più fermarsi e con la vittoria di ieri a Messina è solo al comando nel girone C: “Sinceramente io guardo a casa nostra, alla fine alzeremo la testa e vedremo dove siamo. La fase difensiva? A Lecce si critica quasi tutto, ma noi stiamo crescendo e stiamo curando anche  questo aspetto. Chiunque gioca, da Contessa al resto dei miei compagni, cerca di fare bene e questo è fondamentale”.  

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